Coltivazione biologica o integrata: confronto sensoriale di varietà di mela resistenti alla ticchiolatura

La ticchiolatura è una delle patologie fungine più pericolose del melo che impone interventi mirati di prevenzione e cura. L'individuazione di varietà resistenti appare a tutt’oggi l'unica strada percorribile ed adeguata rappresentando una scelta particolarmente vantaggiosa in agricoltura biologica, con buone potenzialità sul mercato poiché soddisfano le aspettative di sostenibilità ambientale dei consumatori. L'obiettivo del presente studio è quello di confrontare la qualità sensoriale di mele resistenti alla ticchiolatura coltivate sia in agricoltura biologica che integrata, e diffondere i risultati tra i coltivatori locali offrendo loro un ulteriore strumento di valutazione per poter operare scelte consapevoli riguardo alle varietà da impiantare. Vengono qui presentati i risultati preliminari ottenuti su 3 varietà resistenti alla ticchiolatura (Crimson Crisp, Dalinette e Fujion) coltivate in condizioni biologiche o integrate in diverse parcelle dello stesso campo e in due differenti località (A-203m e B-656m slm). I campioni sono stati valutati da 18 giudici addestrati con il metodo del profilo convenzionale basato su 33 attributi sensoriali relativi a odore, flavour e texture. Le 3 varietà sono state ben discriminate dal panel: Crimson Crisp è risultata la più acida, astringente, croccante e con un odore di pera più forte; Fuji è la più dolce e Dalinette la più farinosa, con un flavour di fieno più intenso. I risultati indicano che le pratiche colturali sembrano avere un effetto globale sull’astringenza e sul flavour di fieno. È stato anche osservato che le Crimson Crisp hanno ottenuto punteggi di dolcezza più elevati quando sono coltivate in regime biologico che integrato. L’effetto della località è stato osservato solo per l’astringenza nel caso delle mele biologiche. La modalità e le condizioni di coltivazione hanno evidenziato un effetto sul profilo sensoriale delle mele resistenti alla ticchiolatura dipendente dalla varietà. Un prossimo obiettivo sarà confermare questi risultati ripetendo le osservazioni su più stagioni ed estendo lo studio ad altre varietà