Questo lavoro descrive l'uso dell’ozono per la sanificazione delle botti. L'ozono è stato testato verso 19 microrganismi enologici alterativi utilizzando soluzioni a densità cellulare e concentrazione di O3 variabile. I risultati mostrano una correlazione inversa tra la densità cellulare e l’efficacia dell’ozono; la concentrazione di ozono utilizzata è risultata meno importante. Microrganismi aerobici facoltativi risultano più sensibili all’ozono; al contrario, la capacità di generare biofilm ha aumentato la resistenza a questo gas. La seconda fase del lavoro descrive test di sanificazione delle botti. La caratterizzazione della flora microbica presente al loro interno ha indicato che la concentrazione cellulare è proporzionale agli anni di utilizzo delle botti. Saccharomyces, Candida e Pichia sono i generi più rappresentati; Brettanomyces costituisce il 10% della popolazione. 4 tecniche di sanificazione sono state confrontate: vapore, irradiazione con UV, O3 gassoso e acquoso. Il vapore e l’ozono sono risultati i più efficaci, eliminando circa il 70% dei lieviti.

Guzzon, R.; Nardin, T.; Facchinelli, G.; Nicolini, G.; Larcher, R. (2012). L'ozono, uno strumento potente e sostenibile nel controllo microbiologico all'interno delle botti: test di laboratorio ed esperienze pratiche in una cantina italiana. In: 35th World congress of vine and wine, 18-22 June 2012, Izmir, Turkey: 86. handle: http://hdl.handle.net/10449/21220

L'ozono, uno strumento potente e sostenibile nel controllo microbiologico all'interno delle botti: test di laboratorio ed esperienze pratiche in una cantina italiana

Guzzon, Raffaele;Nardin, Tiziana;Facchinelli, Giovanna;Nicolini, Giorgio;Larcher, Roberto
2012-01-01

Abstract

Questo lavoro descrive l'uso dell’ozono per la sanificazione delle botti. L'ozono è stato testato verso 19 microrganismi enologici alterativi utilizzando soluzioni a densità cellulare e concentrazione di O3 variabile. I risultati mostrano una correlazione inversa tra la densità cellulare e l’efficacia dell’ozono; la concentrazione di ozono utilizzata è risultata meno importante. Microrganismi aerobici facoltativi risultano più sensibili all’ozono; al contrario, la capacità di generare biofilm ha aumentato la resistenza a questo gas. La seconda fase del lavoro descrive test di sanificazione delle botti. La caratterizzazione della flora microbica presente al loro interno ha indicato che la concentrazione cellulare è proporzionale agli anni di utilizzo delle botti. Saccharomyces, Candida e Pichia sono i generi più rappresentati; Brettanomyces costituisce il 10% della popolazione. 4 tecniche di sanificazione sono state confrontate: vapore, irradiazione con UV, O3 gassoso e acquoso. Il vapore e l’ozono sono risultati i più efficaci, eliminando circa il 70% dei lieviti.
2012
Guzzon, R.; Nardin, T.; Facchinelli, G.; Nicolini, G.; Larcher, R. (2012). L'ozono, uno strumento potente e sostenibile nel controllo microbiologico all'interno delle botti: test di laboratorio ed esperienze pratiche in una cantina italiana. In: 35th World congress of vine and wine, 18-22 June 2012, Izmir, Turkey: 86. handle: http://hdl.handle.net/10449/21220
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Roberto Larcher 3_ozone_2nd_submission_15May2012.pdf

accesso aperto

Tipologia: Versione editoriale (Publisher’s layout)
Licenza: Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione 678.92 kB
Formato Adobe PDF
678.92 kB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10449/21220
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact