La strategia Farm to Fork (F2F), promossa dalla Commissione europea nel 2020, prevede per l’agricoltura azioni che garantiscano un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell’ambiente. Relativamente alle produzioni vegetali, gli obiettivi della F2F prevedono di ridurre entro il 2030 in tutta Europa l’uso di agrofarmaci e fertilizzanti di sintesi e di portare al 25% del totale la superficie coltivata con il metodo biologico. In Trentino la superficie frutticola certificata biologica è di 1021 ettari (PAT, 2021). In un’ottica di aumento delle superfici a conduzione biologica si è voluto valutare nel medio periodo (dal 2018 al 2022) gli aspetti produttivi e di accrescimento del meleto al fine di poter paragonare le due gestioni in termini quantitativi e qualitativi. A tale scopo è stata impostata una prova in un frutteto della Fondazione Edmund Mach (Trentino), messo a dimora nel 2015 con sesto d’impianto 3,60 m × 1,00 m. La varietà è Gala (Malus x domestica Borkh), clone Buckeye® allevato su portainnesto M9 e sistema Bi-baum®. L’impianto è stato gestito fino al 2017 secondo il disciplinare di produzione integrato provinciale e da primavera 2018 parte dell’impianto è stato condotto con metodo biologico (Reg. UE 2007/834 prima e Reg. UE 2018/848 poi). Relativamente alla fertilizzazione, nella parte gestita secondo produzione integrata, è proseguito l’utilizzo di concimi minerali complessi mentre nella parte biologica si è impiegato, a cadenza triennale (2018 e 2021), del letame maturo proveniente da filiera locale per favorire modelli di economia circolare. La produzione cumulata nel quinquennio è risultata superiore nella gestione integrata rispetto quella biologica attestandosi rispettivamente a 79,6 ± 2,1 e 73,7 ± 1,8 (kg/pianta ± S.E.). Le analisi dei parametri qualitativi (amido, zuccheri, durezza, acidità) delle mele raccolte alla maturazione commerciale non indicano complessivamente differenze statistiche tra le tesi, risulta discriminante unicamente il fattore annata. L’analisi di fosforo, potassio e boro ritrovati nel frutto aumentano per la produzione biologica probabilmente grazie all’apporto di letame che ne migliora la disponibilità per la pianta e per i micronutrienti zolfo e rame legati al tipo prodotti impiegati per la difesa. I parametri di colore e pezzatura risultano per entrambe le tesi superiori al livello minimo richiesto commercialmente. Relativamente ai valori biometrici di canopy e tronco le piante di entrambe le gestioni crescono in modo costante negli anni senza differenziarsi. L’allegagione è sempre stata elevata in entrambe le gestioni differenziandosi solo negli anni 2018 e 2022 dove l’integrato ha subito un sovra dirado chimico dei frutti di post-fioritura

Zanoni, S.; Morelli, R.; Maines, R.; Coller, E.; Zanzotti, R. (2023). Gestione biologica e integrata a confronto: valutazione vegeto-produttiva in cinque anni di sperimentazione in meleto. In: XIV Giornate Scientifiche SOI: L’ortoflorofrutticoltura per la transizione ecologica, Torino, 21-22 giugno 2023. Firenze: Società di Ortoflorofrutticoltura Italiana (SOI). (ACTA ITALUS HORTUS): 16. ISBN: 9788832054057. url: https://www.gssoi2023.it/ handle: https://hdl.handle.net/10449/80395

Gestione biologica e integrata a confronto: valutazione vegeto-produttiva in cinque anni di sperimentazione in meleto

Zanoni, S.
Primo
;
Morelli, R.;Maines, R.;Coller, E.;Zanzotti, R.
Ultimo
2023-01-01

Abstract

La strategia Farm to Fork (F2F), promossa dalla Commissione europea nel 2020, prevede per l’agricoltura azioni che garantiscano un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell’ambiente. Relativamente alle produzioni vegetali, gli obiettivi della F2F prevedono di ridurre entro il 2030 in tutta Europa l’uso di agrofarmaci e fertilizzanti di sintesi e di portare al 25% del totale la superficie coltivata con il metodo biologico. In Trentino la superficie frutticola certificata biologica è di 1021 ettari (PAT, 2021). In un’ottica di aumento delle superfici a conduzione biologica si è voluto valutare nel medio periodo (dal 2018 al 2022) gli aspetti produttivi e di accrescimento del meleto al fine di poter paragonare le due gestioni in termini quantitativi e qualitativi. A tale scopo è stata impostata una prova in un frutteto della Fondazione Edmund Mach (Trentino), messo a dimora nel 2015 con sesto d’impianto 3,60 m × 1,00 m. La varietà è Gala (Malus x domestica Borkh), clone Buckeye® allevato su portainnesto M9 e sistema Bi-baum®. L’impianto è stato gestito fino al 2017 secondo il disciplinare di produzione integrato provinciale e da primavera 2018 parte dell’impianto è stato condotto con metodo biologico (Reg. UE 2007/834 prima e Reg. UE 2018/848 poi). Relativamente alla fertilizzazione, nella parte gestita secondo produzione integrata, è proseguito l’utilizzo di concimi minerali complessi mentre nella parte biologica si è impiegato, a cadenza triennale (2018 e 2021), del letame maturo proveniente da filiera locale per favorire modelli di economia circolare. La produzione cumulata nel quinquennio è risultata superiore nella gestione integrata rispetto quella biologica attestandosi rispettivamente a 79,6 ± 2,1 e 73,7 ± 1,8 (kg/pianta ± S.E.). Le analisi dei parametri qualitativi (amido, zuccheri, durezza, acidità) delle mele raccolte alla maturazione commerciale non indicano complessivamente differenze statistiche tra le tesi, risulta discriminante unicamente il fattore annata. L’analisi di fosforo, potassio e boro ritrovati nel frutto aumentano per la produzione biologica probabilmente grazie all’apporto di letame che ne migliora la disponibilità per la pianta e per i micronutrienti zolfo e rame legati al tipo prodotti impiegati per la difesa. I parametri di colore e pezzatura risultano per entrambe le tesi superiori al livello minimo richiesto commercialmente. Relativamente ai valori biometrici di canopy e tronco le piante di entrambe le gestioni crescono in modo costante negli anni senza differenziarsi. L’allegagione è sempre stata elevata in entrambe le gestioni differenziandosi solo negli anni 2018 e 2022 dove l’integrato ha subito un sovra dirado chimico dei frutti di post-fioritura
Frutticoltura
Biologico
Integrato
Confronto gestioni
Letame maturo
Parametri biometrici
9788832054057
2023
Zanoni, S.; Morelli, R.; Maines, R.; Coller, E.; Zanzotti, R. (2023). Gestione biologica e integrata a confronto: valutazione vegeto-produttiva in cinque anni di sperimentazione in meleto. In: XIV Giornate Scientifiche SOI: L’ortoflorofrutticoltura per la transizione ecologica, Torino, 21-22 giugno 2023. Firenze: Società di Ortoflorofrutticoltura Italiana (SOI). (ACTA ITALUS HORTUS): 16. ISBN: 9788832054057. url: https://www.gssoi2023.it/ handle: https://hdl.handle.net/10449/80395
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
2023 Acta Italus Hortus Morelli.pdf

accesso aperto

Tipologia: Versione editoriale (Publisher’s layout)
Licenza: Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione 2.83 MB
Formato Adobe PDF
2.83 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10449/80395
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact