Nel 2004 è stata segnalata per la prima volta in Europa la presenza di Blueberry scorch virus (BlScV) su mirtillo gigante americano, Vaccinium corymbosum (Ericaceae) in Piemonte. Nel 2009 focolai di infezione sono stati trovati anche in Trentino su una nuova specie ospite, V. ashei, oltre che su cultivar di V. corymbosum. Nel corso delle indagini sono stati individuati quattro impianti infetti in Piemonte e tre in Trentino. La caratterizzazione dei diversi isolati ha evidenziato due distinte epidemie in Italia: l’isolato piemontese è assimilabile a ceppi provenienti dalle coste orientali di Canada e Usa, mentre l’isolato trentino è quasi identico a un ceppo proveniente dallo Stato di Washington sulla costa occidentale degli Usa. Nell’area di origine BlScV è trasmesso in modo non persistente dall’afide Ericaphis scammelli (Homoptera: Aphididae). Sopralluoghi condotti nel 2005-2010 negli impianti piemontesi colpiti dalla virosi hanno permesso di rilevare la presenza di E. scammelli con livelli di infestazione variabili in relazione alla località e all’annata. Tuttavia nelle prove di trasmissione, effettuate sia trasferendo gli afidi da piante infette a piante sane sia esponendo in campo piante sane, E. scammelli è risultato un vettore di BlScV poco efficiente.
Pansa, M.G.; Ciuffo, M.; Gotta, P.; Frati, S.; Baudino, M.; Frontuto, A.; Prodorutti, D.; Tavella, L.; Turina, M. (2011). Diffusione del virus B1ScV sul mirtillo gigante americano. L'INFORMATORE AGRARIO, 67 (34): 76-78. handle: http://hdl.handle.net/10449/20403
Diffusione del virus B1ScV sul mirtillo gigante americano
Prodorutti, Daniele;
2011-01-01
Abstract
Nel 2004 è stata segnalata per la prima volta in Europa la presenza di Blueberry scorch virus (BlScV) su mirtillo gigante americano, Vaccinium corymbosum (Ericaceae) in Piemonte. Nel 2009 focolai di infezione sono stati trovati anche in Trentino su una nuova specie ospite, V. ashei, oltre che su cultivar di V. corymbosum. Nel corso delle indagini sono stati individuati quattro impianti infetti in Piemonte e tre in Trentino. La caratterizzazione dei diversi isolati ha evidenziato due distinte epidemie in Italia: l’isolato piemontese è assimilabile a ceppi provenienti dalle coste orientali di Canada e Usa, mentre l’isolato trentino è quasi identico a un ceppo proveniente dallo Stato di Washington sulla costa occidentale degli Usa. Nell’area di origine BlScV è trasmesso in modo non persistente dall’afide Ericaphis scammelli (Homoptera: Aphididae). Sopralluoghi condotti nel 2005-2010 negli impianti piemontesi colpiti dalla virosi hanno permesso di rilevare la presenza di E. scammelli con livelli di infestazione variabili in relazione alla località e all’annata. Tuttavia nelle prove di trasmissione, effettuate sia trasferendo gli afidi da piante infette a piante sane sia esponendo in campo piante sane, E. scammelli è risultato un vettore di BlScV poco efficiente.File | Dimensione | Formato | |
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