Indicatori algali dei suoli in vigneti a diversa gestione agronomica

Il suolo è l’ambiente più diversificato del pianeta e il suo biota svolge importanti funzioni, come il rilascio di nutrienti dalla frazione organica, la formazione ed il mantenimento della struttura del suolo e l’ingresso e lo stoccaggio dell’acqua. Il suolo è anche il più importante habitat non acquatico per alghe e cianobatteri. Le diatomee rappresentano la componente algale più importante e il loro studio si sta rivelando promettente per la determinazione della qualità biologica del suolo. Nel presente studio, condotto in Trentino, sono state analizzate le diatomee di due vigneti a diversa gestione agronomica (biologica e integrata) e di due aree a prato limitrofe, poste ad una distanza di 20 metri dai vigneti. Le diatomee sono state estratte tramite lavaggio di campioni raccolti con carotaggio e successivo trattamento in laboratorio. Dopo la preparazione di vetrini permanenti, in via preliminare sono state contate cento valve per campione, determinate fino al livello di genere. Sono stati inoltre analizzati la tessitura del terreno ed i principali parametri chimico-fisici. I risultati hanno evidenziato una netta separazione tra le due gestioni della composizione delle comunità diatomiche, con il vigneto a gestione biologica caratterizzato da una maggior presenza del genere Nitzschia, mentre quello a gestione integrata caratterizzato dalla presenza di Sellaphora, Luticola e Humidophila. Le comunità dei due prati, invece, ove il genere Mayamaea era predominante, sono risultate simili fra loro. Questi risultati preliminari hanno evidenziato come la caratterizzazione delle comunità diatomiche, anche al livello tassonomico di genere, possa fornire utili indicazioni sui suoli.