Prenderà avvio a giugno il progetto di ricerca CALICE, che si occuperà di analizzare una carota di ghiaccio, lunga 40 metri, proveniente dal ghiacciaio dell’Adamello, con lo scopo di valutare i cambiamenti della biodiversità delle piante attraverso lo studio dei pollini e delle molecole del DNA presenti nel ghiacciaio e confrontarli con i dati di biodiversità vegetale rilevati per il territorio circostante. Il progetto, valutato con merito di eccellenza e finanziato dall’Euregio Science Fund, vedrà impegnate per il prossimo triennio la Fondazione Edmund Mach (FEM), l’Università di Innsbruck (UniInnsbruck) e la Libera Università di Bolzano (UniBZ), che analizzeranno le informazioni esclusive contenute nella carota di ghiaccio. Il carotaggio, svoltosi a 3.100 metri di quota nell’aprile del 2016, è stato portato a termine ad una temperatura inferiore a -10°C da tecnici addetti alla perforazione dell’Università di Milano Bicocca (UniMIB), e di ENEA Brasimone. La spedizione scientifica, guidata dal team POLLiCE (pollice.fmach.it), ha coinvolto anche personale FEM e MUSE di Trento ed è stata supportata economicamente dall’Assessorato provinciale alle infrastrutture e all’ambiente attraverso il “Fondo per lo sviluppo sostenibile e per la lotta ai cambiamenti climatici” e per la parte logistica dal Servizio Geologico della Provincia autonoma di Trento.
Cristofori, A.; Vernesi, C. (2017). Dal ghiaccio dell’Adamello un CALICE per la biodiversità. TERRA TRENTINA, 62 (1): 73. handle: http://hdl.handle.net/10449/43620
Dal ghiaccio dell’Adamello un CALICE per la biodiversità
Cristofori, Antonella;Vernesi, Cristiano
2017-01-01
Abstract
Prenderà avvio a giugno il progetto di ricerca CALICE, che si occuperà di analizzare una carota di ghiaccio, lunga 40 metri, proveniente dal ghiacciaio dell’Adamello, con lo scopo di valutare i cambiamenti della biodiversità delle piante attraverso lo studio dei pollini e delle molecole del DNA presenti nel ghiacciaio e confrontarli con i dati di biodiversità vegetale rilevati per il territorio circostante. Il progetto, valutato con merito di eccellenza e finanziato dall’Euregio Science Fund, vedrà impegnate per il prossimo triennio la Fondazione Edmund Mach (FEM), l’Università di Innsbruck (UniInnsbruck) e la Libera Università di Bolzano (UniBZ), che analizzeranno le informazioni esclusive contenute nella carota di ghiaccio. Il carotaggio, svoltosi a 3.100 metri di quota nell’aprile del 2016, è stato portato a termine ad una temperatura inferiore a -10°C da tecnici addetti alla perforazione dell’Università di Milano Bicocca (UniMIB), e di ENEA Brasimone. La spedizione scientifica, guidata dal team POLLiCE (pollice.fmach.it), ha coinvolto anche personale FEM e MUSE di Trento ed è stata supportata economicamente dall’Assessorato provinciale alle infrastrutture e all’ambiente attraverso il “Fondo per lo sviluppo sostenibile e per la lotta ai cambiamenti climatici” e per la parte logistica dal Servizio Geologico della Provincia autonoma di Trento.File | Dimensione | Formato | |
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