Rispetto ai laghi sudalpini più estesi e profondi (Garda, Como e Maggiore), e analogamente ai laghi di Lugano e Iseo, il Lago d’Idro è spiccatamente meromittico. Oltre i 40 m, le acque sono anossiche, presentando concentrazioni elevate di composti ridotti e nutrienti. Nel corso delle ricerche svolte tra novembre 2013 e novembre 2014, le concentrazioni mediane annuali del fosforo totale ipolimnetico (>200 µg P L-1) sono state un ordine di grandezza maggiori di quelle rilevate nel mixolimnio (15 µg P L-1). Nello strato trofogenico, queste condizioni pongono il lago in uno stato di vulnerabilità a causa dei picchi di nutrienti originati in occasione di episodi di parziale rimescolamento (per esempio in primavera) e del conseguente potenziale sviluppo di cianobatteri. Nel periodo analizzato, Planktothrix rubescens è stata rilevata solo in due occasioni e con abbondanze estremamente basse (< 2 mm3 m-3). Ciò contrasta nettamente con quanto rilevato nei grandi laghi del distretto lacustre sudalpino, dove questa specie è presente con popolazioni tossiche spesso dominanti. La specie più abbondante tra i cianobatteri è stata Aphanizomenon flos-aquae, una Nostocales potenzialmente tossigenica. L’identità tassonomica di questo taxon è stata verificata anche con analisi filogenetiche, confrontando le sequenze 16S rRNA (> 1500 bp) con quelle di altri ceppi europei. Un’altra Nostocales che ha presentato picchi isolati è Dolichospermum lemmermannii. Nonostante lo sviluppo di specie potenzialmente tossiche, le analisi delle cianotossine effettuate sui campioni ambientali del Lago d’Idro non hanno mai evidenziato la presenza di MC, ATX, NOD e CYN. Relativamente a MC e ATX, anche questi risultati sono del tutto in controtendenza rispetto a quanto osservato negli altri grandi laghi sudalpini. Le ragioni sono dovute alla diminuita presenza di Oscillatoriales (inclusa Planktothrix) e allo sviluppo di Nostocales che, a differenza dei paesi nord europei, nelle regioni mediterranee sono state spesso rilevate con ceppi non tossici.

Salmaso, N.; Nizzoli, D.; Longhi, D.; Boscaini, A.; Capelli, C.; Cerasino, L.; Viaroli, P. (2015). La comunità fitoplanctonica del Lago d’Idro con particolare riferimento alle popolazioni cianobatteriche tossigeniche. In: XXII Congresso dell’Associazione Italiana di Oceanologia e Limnologia: le alterazioni del ciclo dell'acqua: interazioni tra acque continentali e oceani in un pianeta in rapido cambiamento, Verbania, 28 settembre-1 ottobre 2015: 47. url: http://www.ise.cnr.it/aiol2015 handle: http://hdl.handle.net/10449/27278

La comunità fitoplanctonica del Lago d’Idro con particolare riferimento alle popolazioni cianobatteriche tossigeniche

Salmaso, Nico;Boscaini, Adriano;Capelli, Camilla;Cerasino, Leonardo;
2015-01-01

Abstract

Rispetto ai laghi sudalpini più estesi e profondi (Garda, Como e Maggiore), e analogamente ai laghi di Lugano e Iseo, il Lago d’Idro è spiccatamente meromittico. Oltre i 40 m, le acque sono anossiche, presentando concentrazioni elevate di composti ridotti e nutrienti. Nel corso delle ricerche svolte tra novembre 2013 e novembre 2014, le concentrazioni mediane annuali del fosforo totale ipolimnetico (>200 µg P L-1) sono state un ordine di grandezza maggiori di quelle rilevate nel mixolimnio (15 µg P L-1). Nello strato trofogenico, queste condizioni pongono il lago in uno stato di vulnerabilità a causa dei picchi di nutrienti originati in occasione di episodi di parziale rimescolamento (per esempio in primavera) e del conseguente potenziale sviluppo di cianobatteri. Nel periodo analizzato, Planktothrix rubescens è stata rilevata solo in due occasioni e con abbondanze estremamente basse (< 2 mm3 m-3). Ciò contrasta nettamente con quanto rilevato nei grandi laghi del distretto lacustre sudalpino, dove questa specie è presente con popolazioni tossiche spesso dominanti. La specie più abbondante tra i cianobatteri è stata Aphanizomenon flos-aquae, una Nostocales potenzialmente tossigenica. L’identità tassonomica di questo taxon è stata verificata anche con analisi filogenetiche, confrontando le sequenze 16S rRNA (> 1500 bp) con quelle di altri ceppi europei. Un’altra Nostocales che ha presentato picchi isolati è Dolichospermum lemmermannii. Nonostante lo sviluppo di specie potenzialmente tossiche, le analisi delle cianotossine effettuate sui campioni ambientali del Lago d’Idro non hanno mai evidenziato la presenza di MC, ATX, NOD e CYN. Relativamente a MC e ATX, anche questi risultati sono del tutto in controtendenza rispetto a quanto osservato negli altri grandi laghi sudalpini. Le ragioni sono dovute alla diminuita presenza di Oscillatoriales (inclusa Planktothrix) e allo sviluppo di Nostocales che, a differenza dei paesi nord europei, nelle regioni mediterranee sono state spesso rilevate con ceppi non tossici.
Lago Idro
Cianobatteri
Fitoplancton
Analisi filogenetiche
Cianotossine
Eutrofizzazione
Meromissi
2015
Salmaso, N.; Nizzoli, D.; Longhi, D.; Boscaini, A.; Capelli, C.; Cerasino, L.; Viaroli, P. (2015). La comunità fitoplanctonica del Lago d’Idro con particolare riferimento alle popolazioni cianobatteriche tossigeniche. In: XXII Congresso dell’Associazione Italiana di Oceanologia e Limnologia: le alterazioni del ciclo dell'acqua: interazioni tra acque continentali e oceani in un pianeta in rapido cambiamento, Verbania, 28 settembre-1 ottobre 2015: 47. url: http://www.ise.cnr.it/aiol2015 handle: http://hdl.handle.net/10449/27278
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