La comunicazione vibrazionale via substrato è utilizzata con varie modalità da oltre 150000 specie di insetti oltre che da svariati altri artropodi, tra cui in particolare ragni e crostacei. Si tratta con tutta probabilità del sistema di comunicazione in assoluto più diffuso in natura, i cui segnali, detti “vibrazionali”, viaggiano attraverso il substrato solido (piante, suolo etc). Tale caratteristica li distingue da altri segnali acustici in senso lato che, a differenza di questi, viaggiano attraverso il mezzo liquido o gassoso (Hill, 2008). I segnali vibrazionali possono svolgere innumerevoli funzioni in ambito intra- e inter-specifico, permettendo ad esempio l’identificazione di un individuo, la localizzazione di una preda, il corteggiamento di un partner, oppure venendo emessi nel contesto di atteggiamenti intimidatori nei confronti di rivali o nemici naturali. Tra tutti gli insetti, gli Emitteri annoverano la casistica più ampia, soprattutto in relazione al comportamento riproduttivo (Cokl & Virant-Doberlet, 2003). Oggetto del presente contributo è la comunicazione vibrazionale della cicalina della vite Scaphoideus titanus Ball che da circa un decennio è utilizzata come modello di studio nell’ambito di progetti finalizzati all’utilizzo di segnali vibrazionali per un uso pratico in campo agrario. S. titanus ha una comunicazione essenzialmente unimodale, in cui gli altri sensi (olfatto e vista) giocano un ruolo marginale durante le fasi che precedono l’accoppiamento. Nei prossimi paragrafi verranno illustrate le diverse fasi di sviluppo di questa ricerca che, a partire dalla descrizione del comportamento riproduttivo della specie e dei segnali vibrazionali ad esso associati, è infine giunta alla definizione di un innovativo metodo di confusione sessuale “vibrazionale” basato sullo sfruttamento di conoscenze fisiologiche e fisiche del sistema insetto/pianta. Esperimenti condotti in pieno campo hanno infine dimostrato l’effettiva potenzialità del metodo pur evidenziandone alcuni limiti, principalmente legati ad aspetti tecnologici, che al momento ne limitano la possibile applicazioni nei vigneti commerciali.
Mazzoni, V.; Lucchi, A. (2014). Dieci anni di studi sulla comunicazione vibrazionale in Scaphoideus titanus: dalla teoria alla pratica. ATTI DELL'ACCADEMIA NAZIONALE ITALIANA DI ENTOMOLOGIA. RENDICONTI, 62: 209-214. handle: http://hdl.handle.net/10449/25383
Dieci anni di studi sulla comunicazione vibrazionale in Scaphoideus titanus: dalla teoria alla pratica
Mazzoni, Valerio;
2014-01-01
Abstract
La comunicazione vibrazionale via substrato è utilizzata con varie modalità da oltre 150000 specie di insetti oltre che da svariati altri artropodi, tra cui in particolare ragni e crostacei. Si tratta con tutta probabilità del sistema di comunicazione in assoluto più diffuso in natura, i cui segnali, detti “vibrazionali”, viaggiano attraverso il substrato solido (piante, suolo etc). Tale caratteristica li distingue da altri segnali acustici in senso lato che, a differenza di questi, viaggiano attraverso il mezzo liquido o gassoso (Hill, 2008). I segnali vibrazionali possono svolgere innumerevoli funzioni in ambito intra- e inter-specifico, permettendo ad esempio l’identificazione di un individuo, la localizzazione di una preda, il corteggiamento di un partner, oppure venendo emessi nel contesto di atteggiamenti intimidatori nei confronti di rivali o nemici naturali. Tra tutti gli insetti, gli Emitteri annoverano la casistica più ampia, soprattutto in relazione al comportamento riproduttivo (Cokl & Virant-Doberlet, 2003). Oggetto del presente contributo è la comunicazione vibrazionale della cicalina della vite Scaphoideus titanus Ball che da circa un decennio è utilizzata come modello di studio nell’ambito di progetti finalizzati all’utilizzo di segnali vibrazionali per un uso pratico in campo agrario. S. titanus ha una comunicazione essenzialmente unimodale, in cui gli altri sensi (olfatto e vista) giocano un ruolo marginale durante le fasi che precedono l’accoppiamento. Nei prossimi paragrafi verranno illustrate le diverse fasi di sviluppo di questa ricerca che, a partire dalla descrizione del comportamento riproduttivo della specie e dei segnali vibrazionali ad esso associati, è infine giunta alla definizione di un innovativo metodo di confusione sessuale “vibrazionale” basato sullo sfruttamento di conoscenze fisiologiche e fisiche del sistema insetto/pianta. Esperimenti condotti in pieno campo hanno infine dimostrato l’effettiva potenzialità del metodo pur evidenziandone alcuni limiti, principalmente legati ad aspetti tecnologici, che al momento ne limitano la possibile applicazioni nei vigneti commerciali.File | Dimensione | Formato | |
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