Il deperimento del frassino è da considerarsi uno dei principali problemi patologici per i boschi europei in Europa. In Trentino dopo le prime osservazioni avvenute nel 2012, la malattia si è improvvisamente diffusa nell’estate del 2014 con forti defogliazioni, cancri e disseccamenti osservati sia sulla rinnovazione che sulle piante adulte. La rapida espansione è spiegabile con le particolari condizioni di forte piovosità verificatesi sia nella primavera 2013, sia per tutta la stagione vegetativa del 2014, che hanno creato condizioni favorevoli alla diffusione delle ascospore dell’agente responsabile, Hymenoscyphus pseudoalbidus, favorendone la capacità di provocare infezioni. Non è ancora quantificabile l’impatto di questa rapida diffusione, ma la prima impressione è che si siano verificati forti danni sia sulla rinnovazione naturale che sulle piante adulte. La possibilità di valorizzare il frassino maggiore nella selvicoltura trentina appare seriamentecompromessa e andranno cercate nuove tecniche gestionali per salvare la specie e gli ambienti da essa caratterizzati
Maresi, G. (2014). Il deperimento del frassino maggiore nel Trentino: diffusione dei danni durante l’estate 2014. DENDRONATURA, 35 (2): 62-70. handle: http://hdl.handle.net/10449/24575
Il deperimento del frassino maggiore nel Trentino: diffusione dei danni durante l’estate 2014
Maresi, Giorgio
2014-01-01
Abstract
Il deperimento del frassino è da considerarsi uno dei principali problemi patologici per i boschi europei in Europa. In Trentino dopo le prime osservazioni avvenute nel 2012, la malattia si è improvvisamente diffusa nell’estate del 2014 con forti defogliazioni, cancri e disseccamenti osservati sia sulla rinnovazione che sulle piante adulte. La rapida espansione è spiegabile con le particolari condizioni di forte piovosità verificatesi sia nella primavera 2013, sia per tutta la stagione vegetativa del 2014, che hanno creato condizioni favorevoli alla diffusione delle ascospore dell’agente responsabile, Hymenoscyphus pseudoalbidus, favorendone la capacità di provocare infezioni. Non è ancora quantificabile l’impatto di questa rapida diffusione, ma la prima impressione è che si siano verificati forti danni sia sulla rinnovazione naturale che sulle piante adulte. La possibilità di valorizzare il frassino maggiore nella selvicoltura trentina appare seriamentecompromessa e andranno cercate nuove tecniche gestionali per salvare la specie e gli ambienti da essa caratterizzatiFile | Dimensione | Formato | |
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