La regione Sud-Alpina rappresenta un hot-spot di biodiversità della fauna ittica d'acqua dolce, ad oggi seriamente compromessa da numerose pressioni di origine antropica. Oltre all'inquinamento delle acque e a varie forme di alterazione degli habitat, l'introgressione genetica indotta dall'introduzione di alloctoni costituisce un importante – e ancora sottovalutato – fattore di rischio. Nel presente lavoro sono riassunti i risultati di differenti indagini genetiche incentrate su Trota marmorata, Trota fario, Temolo europeo, Carpione del Garda e Barbo Padano. Differenti scenari di contatto secondario sono presentati: da una completa assenza di 'admixture' ad una limitata introgressione, fino alla perdita completa del taxon nativo. Le marcate differenze osservate in termini di introgressione riflettono diversi aspetti della biologia delle specie studiate, inclusi la distribuzione, la demografia e il comportamento riproduttivo. Inoltre, il livello di introgressione è influenzato dalle differenti storie gestionali per i diversi taxa, con durata ed entità delle introduzioni di alloctoni come probabili fattori causali. Infine, sono proposte possibili strategie gestionali mirate ai singoli taxa, assolutamente necessarie al fine di arrestare l'ulteriore perdita di biodiversità della fauna ittica della regione Sud-Alpina.
Gandolfi, A.; Venturi, A.; Meraner, A. (2012). Sulla via dell’estinzione? Effetti dell’introduzione di alloctoni sul grado di introgressione genetica dell’ittiofauna nativa sudalpina. In: XIV CONGRESSO NAZIONALE A.I.I.A.D.: “Ittiologia come governance delle acque dolci italiane”: Torino, 15-17 novembre 2012: 27. url: http://www.aiiad.it/index.php/documenti-2/convegni/80-xiv-convegno-torino-2012 handle: http://hdl.handle.net/10449/21781
Sulla via dell’estinzione? Effetti dell’introduzione di alloctoni sul grado di introgressione genetica dell’ittiofauna nativa sudalpina
Gandolfi, Andrea;Venturi, Andrea;Meraner, Andreas
2012-01-01
Abstract
La regione Sud-Alpina rappresenta un hot-spot di biodiversità della fauna ittica d'acqua dolce, ad oggi seriamente compromessa da numerose pressioni di origine antropica. Oltre all'inquinamento delle acque e a varie forme di alterazione degli habitat, l'introgressione genetica indotta dall'introduzione di alloctoni costituisce un importante – e ancora sottovalutato – fattore di rischio. Nel presente lavoro sono riassunti i risultati di differenti indagini genetiche incentrate su Trota marmorata, Trota fario, Temolo europeo, Carpione del Garda e Barbo Padano. Differenti scenari di contatto secondario sono presentati: da una completa assenza di 'admixture' ad una limitata introgressione, fino alla perdita completa del taxon nativo. Le marcate differenze osservate in termini di introgressione riflettono diversi aspetti della biologia delle specie studiate, inclusi la distribuzione, la demografia e il comportamento riproduttivo. Inoltre, il livello di introgressione è influenzato dalle differenti storie gestionali per i diversi taxa, con durata ed entità delle introduzioni di alloctoni come probabili fattori causali. Infine, sono proposte possibili strategie gestionali mirate ai singoli taxa, assolutamente necessarie al fine di arrestare l'ulteriore perdita di biodiversità della fauna ittica della regione Sud-Alpina.File | Dimensione | Formato | |
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