Valutazione del comportamento sessuale e della qualità di linee transgeniche di Drosophila suzukii (Matsumura) per lo sviluppo della tecnica Gene Drive

Il moscerino dei piccoli frutti, Drosophila suzukii (Matsumura) (Diptera: Drosophilidae), è un insetto invasivo che minaccia la produzione di piccoli frutti e drupacee causando ingenti perdite economiche in tutto il mondo. Originario dell’Asia Orientale, grazie a un’elevata plasticità e adattabilità a condizioni ambientali mutevoli, ha rapidamente espanso il suo areale dopo essere stato introdotto come specie aliena in Nord America ed Europa. Non avendo la gestione integrata del parassita (IPM) portato i risultati auspicati a fronte di costi elevati, si sta valutando il controllo biologico classico tramite il parassitoide larvale Ganaspis kimorum (Buffington) (Hymenoptera: Fig¬itidae). Una seconda opzione potrebbe essere l’applicazione di una tecnologia basata su CRISPR, nota come gene drive. Questa ha il potenziale di essere una nuova strategia IPM per ridurre le popolazioni di D. suzukii a costi contenuti nel lungo termine. Il gene drive prevede l’inserimento di costrutti genetici nel genoma dell'insetto, i quali possono essere programmati per interrompere geni chiave coinvolti nella fertilità. Specifici promotori di trascrizione attivano il complesso CRISPR/Cas9 nelle cellule germinali, inducendo la conversione allelica sul cromosoma omologo non mutante; ne consegue un’ereditarietà supermendeliana dell'allele mutato attraverso le generazioni, che sarà quindi in grado di diffondersi attraverso le popolazioni in modo autonomo. Per raggiungere questo obiettivo, è fondamentale garantire che i maschi portatori di gene drive rimangano competitivi nell'accoppiamento con le femmine selvatiche. Biocentis, un'azienda spin-out dell'Imperial College di Londra, sta sviluppando linee transgeniche di D. suzukii, comprese quelle con una componente di gene drive. La presente ricerca si occupa di valutare l’effettiva competitività di queste linee prodotte in laboratorio rispetto alle popolazioni selvatiche della provincia di Trento. Accanto al successo riproduttivo, abbiamo considerato anche altri parametri qualitativi riconducibili alla fitness degli insetti, come fattori comportamentali, morfologici, e biologici. In fine, attraverso il contatto con le realtà frutticole trentine intendiamo integrare le nuove conoscenze acquisite e le attuali pratiche di gestione di questo importante fitofago, inquadrandole in un’ottica territoriale che porti a soluzioni sostenibili e risolutive del problema delle specie aliene invasive.