1. Scopo della ricerca In vite esistono due geni DMR6 che influenzano la suscettibilità alla Peronospora. Lo scopo della ricerca è stato la creazione della serie completa di mutanti (su ciascun gene singolarmente e su entrambi contemporaneamente) in almeno due varietà per capire il contributo di tali geni alla suscettibilità al patogeno. Dato che i mutanti ottenuti sono OGM, è iniziato un percorso parallelo di creazione di piante mutanti partendo da protoplasti transientemente trasfettati, che portano a piante non contenenti DNA esogeno. 2. Materiali e metodi Sono stati prodotti e trasformati calli embriogenici delle varietà Crimson seedless e Sugraone via agrobatterio, usando vettori binari disegnati per spegnere i geni in maniera selettiva o combinata. Le piante rigenerate sono state prima sottoposte a screening tramite amplicon deep sequencing e poi acclimatate in serra per testare la loro tolleranza a P. viticola. Sulle stesse piante sono state eseguite anche delle misure di Acido Salicilico pre-infezione. Calli embriogenici di varietà da vino sono stati ottenuti in parallelo, ed è stata dimostrata la possibilità di ottenere da questi una rigenerazione da protoplasto. Sono state quindi eseguite trasfezioni transienti con plasmidi e ribonucleoproteine. 3. Principali risultati Mentre le piante mutate in uno solo dei geni si sono rivelate suscettibili tanto quanto le piante di controllo, le piante con doppia mutazione sono risultate più tolleranti a P. viticola. Similmente, solo nei doppi mutanti i valori di Acido Salicilico si sono discostati molto da quelli delle piante di controllo, arrivando a oltre il triplo della concentrazione. 4. Conclusioni La creazione di nuovi cloni delle varietà commerciali mutati nei geni DMR6 potrebbe aiutare il controllo della peronospora; tuttavia, la vera efficacia di queste piante si potrà stabilire solo grazie alla creazione di vigneti sperimentali
Salvagnin, U.; Giacomelli, L.; Rouppe Van Der Vort, J.; Moser, C. (2024). Creazione di cloni tolleranti alla Peronospora tramite le TEA. In: CONAVI 2024: X Convegno Nazionale di Viticoltura, Alghero, 11-13 giugno 2024. handle: https://hdl.handle.net/10449/88335
Creazione di cloni tolleranti alla Peronospora tramite le TEA
Salvagnin, U.
Primo
;Giacomelli, L.;Moser, C.Ultimo
2024-01-01
Abstract
1. Scopo della ricerca In vite esistono due geni DMR6 che influenzano la suscettibilità alla Peronospora. Lo scopo della ricerca è stato la creazione della serie completa di mutanti (su ciascun gene singolarmente e su entrambi contemporaneamente) in almeno due varietà per capire il contributo di tali geni alla suscettibilità al patogeno. Dato che i mutanti ottenuti sono OGM, è iniziato un percorso parallelo di creazione di piante mutanti partendo da protoplasti transientemente trasfettati, che portano a piante non contenenti DNA esogeno. 2. Materiali e metodi Sono stati prodotti e trasformati calli embriogenici delle varietà Crimson seedless e Sugraone via agrobatterio, usando vettori binari disegnati per spegnere i geni in maniera selettiva o combinata. Le piante rigenerate sono state prima sottoposte a screening tramite amplicon deep sequencing e poi acclimatate in serra per testare la loro tolleranza a P. viticola. Sulle stesse piante sono state eseguite anche delle misure di Acido Salicilico pre-infezione. Calli embriogenici di varietà da vino sono stati ottenuti in parallelo, ed è stata dimostrata la possibilità di ottenere da questi una rigenerazione da protoplasto. Sono state quindi eseguite trasfezioni transienti con plasmidi e ribonucleoproteine. 3. Principali risultati Mentre le piante mutate in uno solo dei geni si sono rivelate suscettibili tanto quanto le piante di controllo, le piante con doppia mutazione sono risultate più tolleranti a P. viticola. Similmente, solo nei doppi mutanti i valori di Acido Salicilico si sono discostati molto da quelli delle piante di controllo, arrivando a oltre il triplo della concentrazione. 4. Conclusioni La creazione di nuovi cloni delle varietà commerciali mutati nei geni DMR6 potrebbe aiutare il controllo della peronospora; tuttavia, la vera efficacia di queste piante si potrà stabilire solo grazie alla creazione di vigneti sperimentaliFile | Dimensione | Formato | |
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