Il Piano Energetico Ambientale della Provincia di Trento 2021-2030 individua, fra i vari propositi, opportunità di valorizzazione energetica attraverso la produzione di biogas/biometano delle biomasse di scarto generate dalle filiere agroalimentari trentine. Per la prima volta in Provincia di Trento, grazie ad uno studio iniziato nel 2022 su incarico dell’Agenzia provinciale per le risorse idriche e l’energia, la Fondazione Edmund Mach (FEM) ha quantificato il biogas potenziale ottenibile dai principali scarti agroalimentari generati sul territorio provinciale, individuando aree territoriali ottimali – anche con riferimento alle zone vulnerabili ai nitrati – e verificando la resa di possibili mix di co-fermentanti, al fine di fornire un supporto preventivo alle successive fasi di pianificazione per la realizzazione degli impianti di valorizzazione degli effluenti zootecnici abbinabili a scarti agroindustriali, nel rispetto della normativa di settore
Tomasi, L.; Bona, D.; Cristoforetti, A.; Grandi, L.; Silvestri, S. (2024). Biometano dagli scarti agroalimentari della Provincia di Trento: stima del potenziale. In: Ecomondo 2024, Rimini, 5-8 novembre 2024. Santarcangelo di Romagna (RN): Maggioli: 197-203. ISBN: 9788891674012. handle: https://hdl.handle.net/10449/88276
Biometano dagli scarti agroalimentari della Provincia di Trento: stima del potenziale
Tomasi, L.
Primo
;Bona, D.;Cristoforetti, A.;Grandi, L.;Silvestri, S.Ultimo
2024-01-01
Abstract
Il Piano Energetico Ambientale della Provincia di Trento 2021-2030 individua, fra i vari propositi, opportunità di valorizzazione energetica attraverso la produzione di biogas/biometano delle biomasse di scarto generate dalle filiere agroalimentari trentine. Per la prima volta in Provincia di Trento, grazie ad uno studio iniziato nel 2022 su incarico dell’Agenzia provinciale per le risorse idriche e l’energia, la Fondazione Edmund Mach (FEM) ha quantificato il biogas potenziale ottenibile dai principali scarti agroalimentari generati sul territorio provinciale, individuando aree territoriali ottimali – anche con riferimento alle zone vulnerabili ai nitrati – e verificando la resa di possibili mix di co-fermentanti, al fine di fornire un supporto preventivo alle successive fasi di pianificazione per la realizzazione degli impianti di valorizzazione degli effluenti zootecnici abbinabili a scarti agroindustriali, nel rispetto della normativa di settoreFile | Dimensione | Formato | |
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