L'aerobiologia può riflettere gli effetti dei cambiamenti globali sulla biodiversità vegetale, ma pochi studi si concentrano sulla biodiversità pollinica in ambienti alpini. Il progetto AlPoll intende contribuire alla conoscenza sulla biodiversità vegetale tramite il volo pollinico. La letteratura mostra che il bioma alpino presenta pollini da fonti locali, regionali e a lunga distanza, ma le interpretazioni sulle scale di provenienza sono soggettive. Proponiamo la seguente standardizzazione: a) fonti locali (0-2 km), b) fonti regionali (2-200 km), c) fonti da lunga distanza (200-2000 km). Per mettere in relazione il volo pollinico con la vegetazione, nel 2022 sono stati installati dei campionatori gravimetrici in quattro rifugi del Trentino : rif. Larcher, rif. Altissimo, rif. Val di Fumo e rif. Rosetta. Il bioaerosol è stato analizzato tramite microscopia ottica e eDNA metabarcoding. Contemporaneamente, la flora e la vegetazione sono state valutate: i) in un cerchio di 10 m di raggio dal campionatore; ii) in 5 plot randomizzati di 2 x 2 m entro il raggio di 100 m dal campionatore; iii) in un transetto di 1000 x 2 m dal campionatore. Nella vegetazione dei plot nelle praterie alpine del rif. Larcher abbiamo trovato 47 taxa di piante vascolari. Dieci taxa registrati nell'analisi della vegetazione non erano rappresentati come pollini nei campioni d'aria. Il campione d'aria, invece, presentava 13 taxa provenienti da fonti non locali. Oltre al noto ruolo dei pollini allergenici aerodispersi sulla salute umana, evidenziamo qui che i pollini nell'aria possono essere utili per valutare la biodiversità vegetale. La flora locale dell'ambiente alpino aperto, dominata dalle Poaceae, è ben rappresentata nello spettro dei pollini aerodispersi. Tuttavia, esiste una frazione di biodiversità remota trasportata dai venti da altitudini inferiori e/o da distanze maggiori fino al sito di campionamento. Questo dimostra che i pollini aerodispersi possono essere utili per valutare la biodiversità vegetale in ambiente alpino, anche di origine remota, evidenziando la presenza di taxa pollinici provenienti da sorgenti non locali, trasportati dai venti.
Zemmer, F.; Cristofori, A.; Cristofolini, F.; Gottardini, E. (2024). Studio aerobiologico in ambiente alpino. In: Workshop POLLnet 2024 Il monitoraggio aerobiologico: qualità dei dati, valorizzazione e innovazione, San Michele all’Adige (TN), 21 novembre 2024: 18-19. handle: https://hdl.handle.net/10449/84217
Studio aerobiologico in ambiente alpino
Zemmer, F.
Primo
;Cristofori, A.;Cristofolini, F.;Gottardini, E.Ultimo
2024-01-01
Abstract
L'aerobiologia può riflettere gli effetti dei cambiamenti globali sulla biodiversità vegetale, ma pochi studi si concentrano sulla biodiversità pollinica in ambienti alpini. Il progetto AlPoll intende contribuire alla conoscenza sulla biodiversità vegetale tramite il volo pollinico. La letteratura mostra che il bioma alpino presenta pollini da fonti locali, regionali e a lunga distanza, ma le interpretazioni sulle scale di provenienza sono soggettive. Proponiamo la seguente standardizzazione: a) fonti locali (0-2 km), b) fonti regionali (2-200 km), c) fonti da lunga distanza (200-2000 km). Per mettere in relazione il volo pollinico con la vegetazione, nel 2022 sono stati installati dei campionatori gravimetrici in quattro rifugi del Trentino : rif. Larcher, rif. Altissimo, rif. Val di Fumo e rif. Rosetta. Il bioaerosol è stato analizzato tramite microscopia ottica e eDNA metabarcoding. Contemporaneamente, la flora e la vegetazione sono state valutate: i) in un cerchio di 10 m di raggio dal campionatore; ii) in 5 plot randomizzati di 2 x 2 m entro il raggio di 100 m dal campionatore; iii) in un transetto di 1000 x 2 m dal campionatore. Nella vegetazione dei plot nelle praterie alpine del rif. Larcher abbiamo trovato 47 taxa di piante vascolari. Dieci taxa registrati nell'analisi della vegetazione non erano rappresentati come pollini nei campioni d'aria. Il campione d'aria, invece, presentava 13 taxa provenienti da fonti non locali. Oltre al noto ruolo dei pollini allergenici aerodispersi sulla salute umana, evidenziamo qui che i pollini nell'aria possono essere utili per valutare la biodiversità vegetale. La flora locale dell'ambiente alpino aperto, dominata dalle Poaceae, è ben rappresentata nello spettro dei pollini aerodispersi. Tuttavia, esiste una frazione di biodiversità remota trasportata dai venti da altitudini inferiori e/o da distanze maggiori fino al sito di campionamento. Questo dimostra che i pollini aerodispersi possono essere utili per valutare la biodiversità vegetale in ambiente alpino, anche di origine remota, evidenziando la presenza di taxa pollinici provenienti da sorgenti non locali, trasportati dai venti.File | Dimensione | Formato | |
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