la nuova emergenza provocata dall’invasione del cinipide galligeno nei castagneti italiani può determinare recrudescenze della mortalità da Cryphonectria parasitica, l’agente del cancro della corteccia, con il rischio che si inneschi una spirale di deperimento e degrado degli impianti. In questo contesto si è ritenuto opportuno un monitoraggio per verificare lo stato fitosanitario di alcune aree a castagno, scelte fra le più importanti in toscana e nel trentino. I rilievi eseguiti nel 2013 hanno mostrato che la diffusione del cinipide ha raggiunto livelli elevati in entrambi i territori regionali. In toscana gli attacchi del Cinipide sono particolarmente evidenti e gravi nelle zone di Massa, lucca, Pistoia, Prato, Siena, e grosseto, ed anche le province di Firenze e Arezzo ne sono invase, sebbene alcune aree risultino ancora poco infestate. Anche nel trentino si è riscontrata una elevata presenza della vespa cinese, ormai ubiquitaria nelle principali aree a castagno pur fra loro ben separate. Il cancro della corteccia è presente in tutti i siti visitati, ma ovunque si è constatata la netta supremazia dell’ipovirulenza. la ridotta mortalità è localizzata su piccole branche e rametti. l’impatto dei cancri mortali è minimo nelle zone produttive per le attente pratiche di gestione basate sulle concimazioni organiche, sull’eliminazione di rami e branche secchi tramite le potature e il rilascio di cancri cicatrizzanti e cicatrizzati sulle piante. Momentanei episodi di mortalità possono essere legati in parte alla forte infestazione del Cinipide e più spesso a decorsi meteorologici sfavorevoli per le piante. l’evoluzione del cancro della corteccia non mostra perciò particolari variazioni. l’interazione cinipide – cancro appare comunque complessa e variabile. tra i due parassiti esiste una correlazione positiva e significativa nei castagneti abbandonati; negli impianti semicoltivati e coltivati è invece al limite della significatività e nei boschi cedui si annulla
Turchetti, T.; Rossi, M.; Danti, R.; Pennacchio, F.; Maresi, G.; Pedrazzoli, F.; Guidotti, A. (2014). Dinamiche dell’interazione tra cancro della corteccia del castagno e cinipide in Toscana e Trentino. CORYLUS & CO., 5 (1): 46. handle: http://hdl.handle.net/10449/45358
Dinamiche dell’interazione tra cancro della corteccia del castagno e cinipide in Toscana e Trentino
Maresi, G.;Pedrazzoli, F.;
2014-01-01
Abstract
la nuova emergenza provocata dall’invasione del cinipide galligeno nei castagneti italiani può determinare recrudescenze della mortalità da Cryphonectria parasitica, l’agente del cancro della corteccia, con il rischio che si inneschi una spirale di deperimento e degrado degli impianti. In questo contesto si è ritenuto opportuno un monitoraggio per verificare lo stato fitosanitario di alcune aree a castagno, scelte fra le più importanti in toscana e nel trentino. I rilievi eseguiti nel 2013 hanno mostrato che la diffusione del cinipide ha raggiunto livelli elevati in entrambi i territori regionali. In toscana gli attacchi del Cinipide sono particolarmente evidenti e gravi nelle zone di Massa, lucca, Pistoia, Prato, Siena, e grosseto, ed anche le province di Firenze e Arezzo ne sono invase, sebbene alcune aree risultino ancora poco infestate. Anche nel trentino si è riscontrata una elevata presenza della vespa cinese, ormai ubiquitaria nelle principali aree a castagno pur fra loro ben separate. Il cancro della corteccia è presente in tutti i siti visitati, ma ovunque si è constatata la netta supremazia dell’ipovirulenza. la ridotta mortalità è localizzata su piccole branche e rametti. l’impatto dei cancri mortali è minimo nelle zone produttive per le attente pratiche di gestione basate sulle concimazioni organiche, sull’eliminazione di rami e branche secchi tramite le potature e il rilascio di cancri cicatrizzanti e cicatrizzati sulle piante. Momentanei episodi di mortalità possono essere legati in parte alla forte infestazione del Cinipide e più spesso a decorsi meteorologici sfavorevoli per le piante. l’evoluzione del cancro della corteccia non mostra perciò particolari variazioni. l’interazione cinipide – cancro appare comunque complessa e variabile. tra i due parassiti esiste una correlazione positiva e significativa nei castagneti abbandonati; negli impianti semicoltivati e coltivati è invece al limite della significatività e nei boschi cedui si annullaFile | Dimensione | Formato | |
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