Variazioni del cariotipo dovute a fusioni Robertsoniane (Rb) sono molto comuni nel topo domestico (Mus musculus domesticus). Infatti, dopo che la prima ‘razza cromosomica’ fu scoperta in Val Poschiavo (nominata ai tempi Mus poschiavinus), più di 100 di queste razze sono state riconosciute in Europa e Nord Africa. Una razza cromosomica è una popolazione di individui omozigoti per particolari fusioni Rb. Quando due di queste razze entrano in contatto fra di loro, si ibridano, formando una zona ibrida. È noto che le zone ibride sono utili per individuare l’evoluzione delle razze cromosomiche e per lo studio della speciazione, quindi sono state cercate al fine di perseguire lo studio di questo processo. Nel 1989 abbiamo scoperto una zona ibrida del topo domestico in Valtellina e Valchiavenna (Provincia di Sondrio), dove esistono 7 razze cromosomiche, distribuite irregolarmente a macchia, e più di 40 cariotipi del tipo ibrido. Tre di queste razze esistono solo in Provincia di Sondrio, due da noi scoperte nel 1989 e nel 2007. Essendo tutte commensali, l’origine e la distribuzione di queste razze sono state sicuramente influenzate da eventi naturali (soprattutto frane e inondazioni), e dalla storia dell’uomo nella valle (es. agricoltura tradizionale, trasporto di prodotti agricoli, estinzione e ricolonizzazione delle popolazioni negli habitat commensali, ecc.). Questa zona ibrida presenta un’opportunità unica per individuare il ruolo delle fusioni e delle razze Rb nel processo di speciazione. Le conclusioni principali della nostra ricerca in questo campo sono: 1) il contatto fra popolazioni caratterizzate da cariotipi diversi potrebbe risultare nella selezione contro gli ibridi e la speciazione per ‘reinforcement’ in certe situazioni (es. dove le popolazioni sono molto piccole e/o isolate, il livello di migrazione basso, ecc.); 2) l’ibridazione può anche portare alla creazione di nuove razze (‘zonal raciation’). Per studiare la prima ipotesi abbiamo quantificato dei parametri utilizzando varie tecniche di laboratorio e sul campo (grandezza della popolazione, tasso di migrazione, selezione conto gli ibridi, distanza genetica, ecc.); questi parametri sono stati usati successivamente per fare delle simulazioni con dei modelli matematici. Inoltre, studi molecolari con marcatori microsatellitari sono stati utilizzati per identificare la porzione del genoma dove la ricombinazione potrebbe essere soppressa (fenomeno necessario per la speciazione per reinforcement). Per la seconda ipotesi sono stati utilizzati marcatori microsatellitari per identificare l’origine dei cromosomi delle razze ‘nuove’.
Hauffe, H.C. (2009). Topolino in Valtellina: un piccolo roditore ci aiuta a capire la Teoria dell’Evoluzione: studio dell'evoluzione e della speciazione delle razze cromosomiche del topo domestico in Provincia di Sondrio. In: Darwin Day, Morbegno, 20 febbraio 2009. url: http://www.vaol.it/it/notizie/darwin-day-2009-a-morbegno.html handle: http://hdl.handle.net/10449/28098
Topolino in Valtellina: un piccolo roditore ci aiuta a capire la Teoria dell’Evoluzione: studio dell'evoluzione e della speciazione delle razze cromosomiche del topo domestico in Provincia di Sondrio
Hauffe, Heidi Christine
2009-01-01
Abstract
Variazioni del cariotipo dovute a fusioni Robertsoniane (Rb) sono molto comuni nel topo domestico (Mus musculus domesticus). Infatti, dopo che la prima ‘razza cromosomica’ fu scoperta in Val Poschiavo (nominata ai tempi Mus poschiavinus), più di 100 di queste razze sono state riconosciute in Europa e Nord Africa. Una razza cromosomica è una popolazione di individui omozigoti per particolari fusioni Rb. Quando due di queste razze entrano in contatto fra di loro, si ibridano, formando una zona ibrida. È noto che le zone ibride sono utili per individuare l’evoluzione delle razze cromosomiche e per lo studio della speciazione, quindi sono state cercate al fine di perseguire lo studio di questo processo. Nel 1989 abbiamo scoperto una zona ibrida del topo domestico in Valtellina e Valchiavenna (Provincia di Sondrio), dove esistono 7 razze cromosomiche, distribuite irregolarmente a macchia, e più di 40 cariotipi del tipo ibrido. Tre di queste razze esistono solo in Provincia di Sondrio, due da noi scoperte nel 1989 e nel 2007. Essendo tutte commensali, l’origine e la distribuzione di queste razze sono state sicuramente influenzate da eventi naturali (soprattutto frane e inondazioni), e dalla storia dell’uomo nella valle (es. agricoltura tradizionale, trasporto di prodotti agricoli, estinzione e ricolonizzazione delle popolazioni negli habitat commensali, ecc.). Questa zona ibrida presenta un’opportunità unica per individuare il ruolo delle fusioni e delle razze Rb nel processo di speciazione. Le conclusioni principali della nostra ricerca in questo campo sono: 1) il contatto fra popolazioni caratterizzate da cariotipi diversi potrebbe risultare nella selezione contro gli ibridi e la speciazione per ‘reinforcement’ in certe situazioni (es. dove le popolazioni sono molto piccole e/o isolate, il livello di migrazione basso, ecc.); 2) l’ibridazione può anche portare alla creazione di nuove razze (‘zonal raciation’). Per studiare la prima ipotesi abbiamo quantificato dei parametri utilizzando varie tecniche di laboratorio e sul campo (grandezza della popolazione, tasso di migrazione, selezione conto gli ibridi, distanza genetica, ecc.); questi parametri sono stati usati successivamente per fare delle simulazioni con dei modelli matematici. Inoltre, studi molecolari con marcatori microsatellitari sono stati utilizzati per identificare la porzione del genoma dove la ricombinazione potrebbe essere soppressa (fenomeno necessario per la speciazione per reinforcement). Per la seconda ipotesi sono stati utilizzati marcatori microsatellitari per identificare l’origine dei cromosomi delle razze ‘nuove’.File | Dimensione | Formato | |
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