L’ozono troposferico (O3) è un inquinante potenzialmente dannoso per la vegetazione a causa della sua fitotossicità e della presenza con concentrazioni elevate in aree remote e forestali. Tra i vari servizi ecosistemi forniti, le piante svolgono un ruolo importante nella rimozione di O3, sia attraverso l’uptake stomatico sia per deposizione sulle superfici cuticolari. La frazione di O3 rimossa per via stomatica è quella potenzialmente dannosa per le piante per il suo elevato potere ossidativo che può causare, tra l’altro, una riduzione della capacità fotosintetica. In una valutazione di costi e benefici connessi ai servizi ecosistemici, la rimozione di O3 può comportare un “costo biologico” per le piante? Per quantificare la rimozione di O3 svolta da una foresta alpina abbiamo condotto uno studio secondo un disegno di campionamento randomizzato lungo un gradiente altitudinale (900-1500 m slm) in Trentino. Nel periodo tra maggio ed agosto 2013 sono state registrate le seguenti variabili ambientali, sia in bosco sia in area aperta: O3, T, U.R., LAI. Su piante adulte di abete rosso sono state valutate le seguenti variabili di risposta: condizione delle chiome, peso degli aghi, lunghezza dei rametti, fluorescenza della clorofilla. E’ stato verificato un aumento delle concentrazioni di O3 con la quota, sia in bosco che in area aperta, con valori significativamente inferiori in bosco che in area aperta (P<0.001; Wilcoxon test). Complessivamente la porzione di O3 rimossa dalla vegetazione è risultata pari al 56%. Non è stata verificata una chiara relazione tra quantità di O3 rimossa e gli indicatori di risposta valutati per le piante. Questo suggerisce che le piante non subiscano un danno evidente imputabile alla rimozione di O3. Al contrario, anche alle quote più elevate dove vi sono condizioni di maggior stress ossidativo (T, radiazione solare, O3), le piante hanno mostrato di essere in grado di svolgere questo importante servizio ecosistemico di regolazione
Gottardini, E.; Cristofolini, F.; Cristofori, A.; Ferretti, M. (2014). I servizi ecosistemici hanno un costo biologico per le piante? Rimozione di ozono in una foresta di abete rosso in Trentino. In: L'ecologia oggi: responsabilità e governance: XXIV Congresso della Società Italiana di Ecologia S.It.E., Ferrara, 15-17 settembre 2014: 88 (S5 C12). url: http://congressositeferrara2014.unisalento.it/index.php/abstract-book handle: http://hdl.handle.net/10449/24772
I servizi ecosistemici hanno un costo biologico per le piante? Rimozione di ozono in una foresta di abete rosso in Trentino
Gottardini, Elena;Cristofolini, Fabiana;Cristofori, Antonella;
2014-01-01
Abstract
L’ozono troposferico (O3) è un inquinante potenzialmente dannoso per la vegetazione a causa della sua fitotossicità e della presenza con concentrazioni elevate in aree remote e forestali. Tra i vari servizi ecosistemi forniti, le piante svolgono un ruolo importante nella rimozione di O3, sia attraverso l’uptake stomatico sia per deposizione sulle superfici cuticolari. La frazione di O3 rimossa per via stomatica è quella potenzialmente dannosa per le piante per il suo elevato potere ossidativo che può causare, tra l’altro, una riduzione della capacità fotosintetica. In una valutazione di costi e benefici connessi ai servizi ecosistemici, la rimozione di O3 può comportare un “costo biologico” per le piante? Per quantificare la rimozione di O3 svolta da una foresta alpina abbiamo condotto uno studio secondo un disegno di campionamento randomizzato lungo un gradiente altitudinale (900-1500 m slm) in Trentino. Nel periodo tra maggio ed agosto 2013 sono state registrate le seguenti variabili ambientali, sia in bosco sia in area aperta: O3, T, U.R., LAI. Su piante adulte di abete rosso sono state valutate le seguenti variabili di risposta: condizione delle chiome, peso degli aghi, lunghezza dei rametti, fluorescenza della clorofilla. E’ stato verificato un aumento delle concentrazioni di O3 con la quota, sia in bosco che in area aperta, con valori significativamente inferiori in bosco che in area aperta (P<0.001; Wilcoxon test). Complessivamente la porzione di O3 rimossa dalla vegetazione è risultata pari al 56%. Non è stata verificata una chiara relazione tra quantità di O3 rimossa e gli indicatori di risposta valutati per le piante. Questo suggerisce che le piante non subiscano un danno evidente imputabile alla rimozione di O3. Al contrario, anche alle quote più elevate dove vi sono condizioni di maggior stress ossidativo (T, radiazione solare, O3), le piante hanno mostrato di essere in grado di svolgere questo importante servizio ecosistemico di regolazioneFile | Dimensione | Formato | |
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