La riduzione della disponibilità idrica associata ai previsti cambiamenti climatici può avere un impatto drammatico sulle regioni dove si concentra la produzione di vini di alta qualità, in particolare sull’area Mediterranea. Il breeding di nuovi portinnesti tolleranti allo stress idrico rappresenta una stategia chiave per affrontare il futuro scenario, mantenendo inalterate le qualità e le peculiarità dei vini di maggior importanza economica. In questo lavoro viene presentato uno studio di associazione genetica, a livello dell’intero genoma (Genome Wide Association Study -GWAS) e di singoli geni candidati, volto ad investigare le basi genetiche dei meccanismi fisiologici di risposta dei portinnesti di vite al deficit idrico. L’esperimento è stato impostato su 96 diversi genotipi di Vitis spp. ed ibridi scelti per rappresentare il massimo della diversità genetica di una popolazione comprendente N accessioni di germoplasma, portinnesti commerciali e nuove selezioni. La caratterizzazione genetica delle accessioni è stata basata sulla la genotipizzazione high-throughput di SNPs (Single Nucleotide Polimorphisms) mediante il GrapeReSeq Chip illumina 20K, e la tecnologia NGS (Next Generation Sequencing) per un approccio di Genotyping By Sequencing (GBS). Inoltre, è stato effettuato il risequenziamento target di tre geni candidati, inclusi i loro promotori. Le risposte fisiologiche e la cinetica di crescita delle piante replicate in vaso sono state valutate per circa 30 giorni in condizioni semi-controllate. Per ogni genotipo, tre piante controllo sono state mantenute ben idratate al 90% della capacità di campo (CC) determinata mediante metodo gravimetrico, e tre piante sono state invece sottoposte ad uno stress idrico graduale. Dopo un periodo iniziale di sette giorni, dove tutte le piante sono state mantenute ben idratate, si è stabilito uno stress idrico graduale, raggiungendo prima uno stato di deficit idrico stabile moderato (50 % CC mantenuto per 7 giorni) e successivamente uno stato di deficit idrico stabile più severo (30 % CC per 7 giorni). Infine, le piante stressate sono state riportate al 90 % CC per valutarne il processo di recupero. La conduttanza stomatica ricavata utilizzando le immagini acquisite tramite termocamera ad infrarossi è stata quindi correlata alle valutazioni di crescita della pianta (misure biometriche di foglie e internodi) per definire le diverse classi di risposta nella popolazione di genotipi. Ringraziamenti: "Progetto AGER, bando Viticoltura da Vino" (SERRES, 2010-2105)
Emanuelli, F.; Grossi, D.; Simone di Lorenzo, G.; Lorenzi, S.; Brancadoro, L.; Failla, O.; Scienza, A.; Grando, M.S. (2013). Studio delle basi genetiche dei meccanismi di risposta al deficit idrico nei portinnesti di vite. In: X giornate Scientifiche SOI, Padova, 25-27 giugno 2013. handle: http://hdl.handle.net/10449/22731
Studio delle basi genetiche dei meccanismi di risposta al deficit idrico nei portinnesti di vite
Emanuelli, Francesco;Lorenzi, Silvia;Grando, Maria Stella
2013-01-01
Abstract
La riduzione della disponibilità idrica associata ai previsti cambiamenti climatici può avere un impatto drammatico sulle regioni dove si concentra la produzione di vini di alta qualità, in particolare sull’area Mediterranea. Il breeding di nuovi portinnesti tolleranti allo stress idrico rappresenta una stategia chiave per affrontare il futuro scenario, mantenendo inalterate le qualità e le peculiarità dei vini di maggior importanza economica. In questo lavoro viene presentato uno studio di associazione genetica, a livello dell’intero genoma (Genome Wide Association Study -GWAS) e di singoli geni candidati, volto ad investigare le basi genetiche dei meccanismi fisiologici di risposta dei portinnesti di vite al deficit idrico. L’esperimento è stato impostato su 96 diversi genotipi di Vitis spp. ed ibridi scelti per rappresentare il massimo della diversità genetica di una popolazione comprendente N accessioni di germoplasma, portinnesti commerciali e nuove selezioni. La caratterizzazione genetica delle accessioni è stata basata sulla la genotipizzazione high-throughput di SNPs (Single Nucleotide Polimorphisms) mediante il GrapeReSeq Chip illumina 20K, e la tecnologia NGS (Next Generation Sequencing) per un approccio di Genotyping By Sequencing (GBS). Inoltre, è stato effettuato il risequenziamento target di tre geni candidati, inclusi i loro promotori. Le risposte fisiologiche e la cinetica di crescita delle piante replicate in vaso sono state valutate per circa 30 giorni in condizioni semi-controllate. Per ogni genotipo, tre piante controllo sono state mantenute ben idratate al 90% della capacità di campo (CC) determinata mediante metodo gravimetrico, e tre piante sono state invece sottoposte ad uno stress idrico graduale. Dopo un periodo iniziale di sette giorni, dove tutte le piante sono state mantenute ben idratate, si è stabilito uno stress idrico graduale, raggiungendo prima uno stato di deficit idrico stabile moderato (50 % CC mantenuto per 7 giorni) e successivamente uno stato di deficit idrico stabile più severo (30 % CC per 7 giorni). Infine, le piante stressate sono state riportate al 90 % CC per valutarne il processo di recupero. La conduttanza stomatica ricavata utilizzando le immagini acquisite tramite termocamera ad infrarossi è stata quindi correlata alle valutazioni di crescita della pianta (misure biometriche di foglie e internodi) per definire le diverse classi di risposta nella popolazione di genotipi. Ringraziamenti: "Progetto AGER, bando Viticoltura da Vino" (SERRES, 2010-2105)File | Dimensione | Formato | |
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