La durata e la produzione dei vigneti è garantita con l’impianto di materiale di moltiplicazione di qualità. Di conseguenza il settore vivaistico è da tempo impegnato a diffondere materiale selezionato mettendo sul mercato cloni che, oltre ad essere esenti dalle principali malattie virali e caratterizzati da specifiche attitudini agronomiche, sono indicati per la produzione di specifiche tipologie di vini. Questo risultato è connesso alla conoscenza delle piattaforme ampelografiche, incluse quelle locali, che ha permesso di individuare più biotipi nell’ambito della stessa popolazione, valorizzando così la variabilità intravarietale. In tempi recenti sono stati iscritti nel Registro Nazionale delle Varietà cloni di vitigni diffusamente coltivati sul territorio nazionale, anche se concentrati a livello regionale, quali Carricante, Grillo, Nebbiolo, Rebo, … Traminer aromatico oppure presenti in ambienti ristretti come Alionza, Goldtraminer, Pignolo, Tazzalenghe,… Trebbiano modenese. Sono stati ottenuti anche nuovi cloni di vitigni internazionali (es. Cannonau, Malbech, Syrah, Tempranillo, … Trebbiano toscano) le cui peculiarità vanno individuate nella minore dimensione del grappolo e dell’acino, pur garantendo produzioni soddisfacenti, nell’ottenimento di vini di maggiore struttura, quindi con possibilità di invecchiamento anche prolungato, e in una maggiore tolleranza, rispetto alla popolazione originaria, alle principali malattie crittogamiche. Viene proposto un aggiornamento sui cloni recentemente iscritti nel Registro nazionale con lo scopo di consentire ai potenziali utenti ed agli Enti operanti nel settore viticolo-enologico di ampliare le conoscenze disponibili sulle loro attitudini. In ogni scheda descrittiva, corredata dalla foto del grappolo, sono riportate le principali caratteristiche vegeto-produttive e il giudizio organolettico del vino, con le potenziali destinazioni enologiche.
Moretti, G.; Anaclerio, F.; Brancadoro, L.; Fabbro, A.; Filippetti, I.; Malossini, U.; Mannini, F.; Mordenti G., L. (2012). Aggiornamento catalogo cloni 2011. In: IV Convegno Nazionale di Viticoltura (Conavi): Asti, 10-12 luglio 2012: 27 (024). url: http://www.unito.it/unitoWAR/ShowBinary/FSRepo/D046/Allegati/CONAVI_2012/CONAVI_2012_Libro_dei_riassunti.pdf handle: http://hdl.handle.net/10449/21489
Aggiornamento catalogo cloni 2011
Malossini, Umberto;
2012-01-01
Abstract
La durata e la produzione dei vigneti è garantita con l’impianto di materiale di moltiplicazione di qualità. Di conseguenza il settore vivaistico è da tempo impegnato a diffondere materiale selezionato mettendo sul mercato cloni che, oltre ad essere esenti dalle principali malattie virali e caratterizzati da specifiche attitudini agronomiche, sono indicati per la produzione di specifiche tipologie di vini. Questo risultato è connesso alla conoscenza delle piattaforme ampelografiche, incluse quelle locali, che ha permesso di individuare più biotipi nell’ambito della stessa popolazione, valorizzando così la variabilità intravarietale. In tempi recenti sono stati iscritti nel Registro Nazionale delle Varietà cloni di vitigni diffusamente coltivati sul territorio nazionale, anche se concentrati a livello regionale, quali Carricante, Grillo, Nebbiolo, Rebo, … Traminer aromatico oppure presenti in ambienti ristretti come Alionza, Goldtraminer, Pignolo, Tazzalenghe,… Trebbiano modenese. Sono stati ottenuti anche nuovi cloni di vitigni internazionali (es. Cannonau, Malbech, Syrah, Tempranillo, … Trebbiano toscano) le cui peculiarità vanno individuate nella minore dimensione del grappolo e dell’acino, pur garantendo produzioni soddisfacenti, nell’ottenimento di vini di maggiore struttura, quindi con possibilità di invecchiamento anche prolungato, e in una maggiore tolleranza, rispetto alla popolazione originaria, alle principali malattie crittogamiche. Viene proposto un aggiornamento sui cloni recentemente iscritti nel Registro nazionale con lo scopo di consentire ai potenziali utenti ed agli Enti operanti nel settore viticolo-enologico di ampliare le conoscenze disponibili sulle loro attitudini. In ogni scheda descrittiva, corredata dalla foto del grappolo, sono riportate le principali caratteristiche vegeto-produttive e il giudizio organolettico del vino, con le potenziali destinazioni enologiche.File | Dimensione | Formato | |
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