The Macrosite "IT08 Subalpine Lakes" includes a group of lakes located at the southern border of the Alps. The lake typologies are represented by large and deep lakes (Orta, Garda, Maggiore, Como and Iseo) and by a lake of smaller size and shallow depth (Candia). Topics common to all the research sites include the impact of eutrophication and climate change, the composition, structure and dynamics of biological communities (plankton, necton and littoral communities), trophic webs, paleolimnology, ecotoxicology, ecological status and remote sensing. Scientific investigations are supported by a wide availability of technological infrastructures and laboratories located in the reference institutions, and by a wide range of technological equipment for fieldwork. These facilities, funded within the individual institutes involved in the research, have allowed not only to maintain, but also to update the classical approaches used in scientific monitoring, while opening up new research fields (especially molecular ecology, microbial ecology, metabolomic profiling, antibiotic resistance genes, high frequency monitoring by sensor technology). Over the last decade, the continuity and regularity of investigations have been facilitated by the availability of both external and ordinary funds. The variety of research activities carried out on the IT08 macrosite is evidenced by the publication of numerous scientific papers, as well as contributions (oral or poster) presented at national and international conferences, and by the presence in the mass media. In this context, the scientific monitoring is a key element of LTER research, including not only data collection (basic monitoring), but also data interpretation, modeling, and experimental manipulation, with particular attention to key groups of selected variables in order to identify the most significant environmental stressors and the degree of change at the level of ecosystems, communities, species and populations.

Il macrosito “IT08 Laghi Sudalpini” comprende un gruppo di laghi localizzato al margine meridionale della catena alpina. Le tipologie lacustri sono rappresentate da laghi estesi e profondi (Orta, Garda, Maggiore, Como e Iseo) e da un lago di minori dimensioni e bassa profondità (Candia). Le tematiche comuni a tutti i siti di ricerca comprendono: composizione, struttura e dinamica delle comunità biologiche (plancton, necton e comunità litorali) e loro risposte all’eutrofizzazione e ai cambiamenti climatici; le reti trofiche; la paleolimnologia; l’ecotossicologia; la qualità ecologica; il telerilevamento. Le attività di ricerca sono supportate da una ricca disponibilità di laboratori localizzati nelle differenti sedi e da un’ampia dotazione di apparecchiature tecnologiche. Queste infrastrutture, finanziate nell’ambito dei singoli istituti coinvolti nella ricerca, hanno permesso non solo di mantenere, ma anche di aggiornare i classici approcci utilizzati nel monitoraggio scientifico, aprendo, nel contempo, nuovi indirizzi di ricerca: ne sono esempi gli sviluppi nel campo dell’ecologia molecolare e microbica, il profiling metabolomico, la ricerca di geni di resistenza agli antibiotici, la sperimentazione di sistemi di monitoraggio ad alta frequenza mediante l’utilizzo di sensori. Nel corso dell’ultimo decennio, la regolarità nelle attività di ricerca nei laghi di maggiori dimensioni è stata favorita dalla disponibilità di finanziamenti esterni (progetti competitivi o previsti nell’ambito di cooperazioni transfrontaliere) e ordinari (progetti definiti nei singoli istituti o attività istituzionali nel caso delle ARPA). La varietà delle attività di ricerca svolte nei laghi sudalpini è testimoniata dalla pubblicazione di numerosi articoli scientifici e divulgativi, dai contributi presentati in congressi nazionali e internazionali, dall’organizzazione di convegni, seminari e attività e di formazione e divulgazione, oltre che dalla presenza nei media giornalistici. La collaborazione tra i siti di ricerca appartenenti al macrosito Laghi Sudalpini vanta una lunga tradizione. Seppur regolate nell’ambito di progetti e accordi informali, numerose forme di collaborazione tra tutti gli attuali siti di ricerca erano infatti già attive ancor prima dell’istituzione della rete LTER-Italia. Nell’ambito di queste collaborazioni va inserito anche il Lago di Lugano che, pur non incluso nell’attuale network, rimane largamente coinvolto nelle attività di collaborazione scientifica con il supporto attivo della Scuola Universitaria Professionale della Svizzera italiana (SUPSI, Canobbio). Le collaborazioni riguardano attività di supporto logistico reciproco (raccolta di campioni e analisi di laboratorio, intercalibrazioni), campagne di indagine focalizzate su argomenti specifici (tra cui ricerca di specie tossigeniche, zooplancton, reti trofiche, ecologia microbica, evoluzione a lungo termine dello stato trofico e dinamiche di mescolamento in relazione alle fluttuazioni climatiche, telerilevamento, microplastiche). I numerosi risultati ottenuti nell’ambito delle collaborazioni hanno permesso di produrre un elevato numero di articoli scientifici e contributi sinottici a livello congressuale e seminariale. In particolare, numerosi lavori di carattere sinottico sono stati recentemente pubblicati in un numero speciale della rivista Hydrobiologia dedicato ai grandi laghi perialpini (2018, volume 824, Issue 1). Riassumendo, l’elemento chiave delle ricerche LTER nei laghi a sud delle Alpi è il loro approccio a lungo termine, su scale temporali che vanno ben oltre la durata tipica dei progetti di ricerca. Il monitoraggio scientifico costituisce un elemento centrale delle ricerche LTER, comprendendo non solo la raccolta di dati (monitoraggio di base), ma anche la loro interpretazione, modellizzazione e manipolazione sperimentale, con particolare attenzione a gruppi chiave di variabili selezionate al fine di individuare gli stressori ambientali più significativi e il grado di cambiamento a livello di ecosistema, comunità, specie e popolazioni. Tale approccio richiede necessariamente di essere implementato in un contesto di ricerca scientifica in grado di mantenere un elevato livello di qualità sia nei dati raccolti sia nella loro elaborazione, interpretazione, diffusione e valorizzazione, non solo a livello di singolo lago o macrosito, ma anche in più ampi contesti nazionali ed internazionali.

Salmaso, N.; Bresciani, M.; Buzzi, F.; Ciampittiello, M.; Leoni, B.; Piscia, R.; Rogora, M.; Austoni, M.; Beltrami, M.; Bertoni, R.; Boggero, A.; Boscaini, A.; Brivio, P.A.; Callieri, C.; Cerutti, I.; Cappelletti, C.; Carrara, P.; Cerasino, L.; Ciutti, F.; Corno, G.; Crippa, E.; Di Cesare, A.; Dresti, C.; Eckert, E.; Foglini, C.; Fontaneto, D.; Galafassi, S.; Giacomotti, P.; Giardino, C.; Guilizzoni, P.; Iaia, M.; Lami, A.; Lella, S.; Manca, D.; Manca, M.; Marchetto, A.; Mosello, R.; Musanti, M.; Nava, V.; Oggioni, A.; Orrù, A.; Patelli, M.; Riccardi, N.; Saidi, H.; Sala, P.; Soler, V.; Tartari, G.A.; Tolotti, M.; Volta, P.; Zaupa, S. (2021). IT08-A Laghi sudalpini. In: La Rete Italiana per la Ricerca Ecologica di Lungo Termine - Lo studio della biodiversità e dei cambiamenti (editor(s) Capotondi, L.; Ravaioli, M.; Acosta, A.; Chiarini, F.; Lami, A.; Stanisci, A.; Tarozzi, L.; Mazzocchi, M.G.). Roma: CNR: 229-296. ISBN: 9788880802082 doi: 10.5281/zenodo.5570272. handle: http://hdl.handle.net/10449/71674

IT08-A Laghi sudalpini

Salmaso, N.
Primo
;
Boscaini, A.;Cappelletti, C.;Cerasino, L.;Ciutti, F.;Tolotti, M.;
2021-01-01

Abstract

The Macrosite "IT08 Subalpine Lakes" includes a group of lakes located at the southern border of the Alps. The lake typologies are represented by large and deep lakes (Orta, Garda, Maggiore, Como and Iseo) and by a lake of smaller size and shallow depth (Candia). Topics common to all the research sites include the impact of eutrophication and climate change, the composition, structure and dynamics of biological communities (plankton, necton and littoral communities), trophic webs, paleolimnology, ecotoxicology, ecological status and remote sensing. Scientific investigations are supported by a wide availability of technological infrastructures and laboratories located in the reference institutions, and by a wide range of technological equipment for fieldwork. These facilities, funded within the individual institutes involved in the research, have allowed not only to maintain, but also to update the classical approaches used in scientific monitoring, while opening up new research fields (especially molecular ecology, microbial ecology, metabolomic profiling, antibiotic resistance genes, high frequency monitoring by sensor technology). Over the last decade, the continuity and regularity of investigations have been facilitated by the availability of both external and ordinary funds. The variety of research activities carried out on the IT08 macrosite is evidenced by the publication of numerous scientific papers, as well as contributions (oral or poster) presented at national and international conferences, and by the presence in the mass media. In this context, the scientific monitoring is a key element of LTER research, including not only data collection (basic monitoring), but also data interpretation, modeling, and experimental manipulation, with particular attention to key groups of selected variables in order to identify the most significant environmental stressors and the degree of change at the level of ecosystems, communities, species and populations.
Il macrosito “IT08 Laghi Sudalpini” comprende un gruppo di laghi localizzato al margine meridionale della catena alpina. Le tipologie lacustri sono rappresentate da laghi estesi e profondi (Orta, Garda, Maggiore, Como e Iseo) e da un lago di minori dimensioni e bassa profondità (Candia). Le tematiche comuni a tutti i siti di ricerca comprendono: composizione, struttura e dinamica delle comunità biologiche (plancton, necton e comunità litorali) e loro risposte all’eutrofizzazione e ai cambiamenti climatici; le reti trofiche; la paleolimnologia; l’ecotossicologia; la qualità ecologica; il telerilevamento. Le attività di ricerca sono supportate da una ricca disponibilità di laboratori localizzati nelle differenti sedi e da un’ampia dotazione di apparecchiature tecnologiche. Queste infrastrutture, finanziate nell’ambito dei singoli istituti coinvolti nella ricerca, hanno permesso non solo di mantenere, ma anche di aggiornare i classici approcci utilizzati nel monitoraggio scientifico, aprendo, nel contempo, nuovi indirizzi di ricerca: ne sono esempi gli sviluppi nel campo dell’ecologia molecolare e microbica, il profiling metabolomico, la ricerca di geni di resistenza agli antibiotici, la sperimentazione di sistemi di monitoraggio ad alta frequenza mediante l’utilizzo di sensori. Nel corso dell’ultimo decennio, la regolarità nelle attività di ricerca nei laghi di maggiori dimensioni è stata favorita dalla disponibilità di finanziamenti esterni (progetti competitivi o previsti nell’ambito di cooperazioni transfrontaliere) e ordinari (progetti definiti nei singoli istituti o attività istituzionali nel caso delle ARPA). La varietà delle attività di ricerca svolte nei laghi sudalpini è testimoniata dalla pubblicazione di numerosi articoli scientifici e divulgativi, dai contributi presentati in congressi nazionali e internazionali, dall’organizzazione di convegni, seminari e attività e di formazione e divulgazione, oltre che dalla presenza nei media giornalistici. La collaborazione tra i siti di ricerca appartenenti al macrosito Laghi Sudalpini vanta una lunga tradizione. Seppur regolate nell’ambito di progetti e accordi informali, numerose forme di collaborazione tra tutti gli attuali siti di ricerca erano infatti già attive ancor prima dell’istituzione della rete LTER-Italia. Nell’ambito di queste collaborazioni va inserito anche il Lago di Lugano che, pur non incluso nell’attuale network, rimane largamente coinvolto nelle attività di collaborazione scientifica con il supporto attivo della Scuola Universitaria Professionale della Svizzera italiana (SUPSI, Canobbio). Le collaborazioni riguardano attività di supporto logistico reciproco (raccolta di campioni e analisi di laboratorio, intercalibrazioni), campagne di indagine focalizzate su argomenti specifici (tra cui ricerca di specie tossigeniche, zooplancton, reti trofiche, ecologia microbica, evoluzione a lungo termine dello stato trofico e dinamiche di mescolamento in relazione alle fluttuazioni climatiche, telerilevamento, microplastiche). I numerosi risultati ottenuti nell’ambito delle collaborazioni hanno permesso di produrre un elevato numero di articoli scientifici e contributi sinottici a livello congressuale e seminariale. In particolare, numerosi lavori di carattere sinottico sono stati recentemente pubblicati in un numero speciale della rivista Hydrobiologia dedicato ai grandi laghi perialpini (2018, volume 824, Issue 1). Riassumendo, l’elemento chiave delle ricerche LTER nei laghi a sud delle Alpi è il loro approccio a lungo termine, su scale temporali che vanno ben oltre la durata tipica dei progetti di ricerca. Il monitoraggio scientifico costituisce un elemento centrale delle ricerche LTER, comprendendo non solo la raccolta di dati (monitoraggio di base), ma anche la loro interpretazione, modellizzazione e manipolazione sperimentale, con particolare attenzione a gruppi chiave di variabili selezionate al fine di individuare gli stressori ambientali più significativi e il grado di cambiamento a livello di ecosistema, comunità, specie e popolazioni. Tale approccio richiede necessariamente di essere implementato in un contesto di ricerca scientifica in grado di mantenere un elevato livello di qualità sia nei dati raccolti sia nella loro elaborazione, interpretazione, diffusione e valorizzazione, non solo a livello di singolo lago o macrosito, ma anche in più ampi contesti nazionali ed internazionali.
Subalpine lakes
Long Term Ecological Research (LTER)
Limnology
Biodiversity
Environmental change
Laghi subalpini
Ricerca ecologica a lungo termine
Limnologia
Biodiversità
Cambiamento ambientale
Settore BIO/07 - ECOLOGIA
2021
9788880802082
Salmaso, N.; Bresciani, M.; Buzzi, F.; Ciampittiello, M.; Leoni, B.; Piscia, R.; Rogora, M.; Austoni, M.; Beltrami, M.; Bertoni, R.; Boggero, A.; Boscaini, A.; Brivio, P.A.; Callieri, C.; Cerutti, I.; Cappelletti, C.; Carrara, P.; Cerasino, L.; Ciutti, F.; Corno, G.; Crippa, E.; Di Cesare, A.; Dresti, C.; Eckert, E.; Foglini, C.; Fontaneto, D.; Galafassi, S.; Giacomotti, P.; Giardino, C.; Guilizzoni, P.; Iaia, M.; Lami, A.; Lella, S.; Manca, D.; Manca, M.; Marchetto, A.; Mosello, R.; Musanti, M.; Nava, V.; Oggioni, A.; Orrù, A.; Patelli, M.; Riccardi, N.; Saidi, H.; Sala, P.; Soler, V.; Tartari, G.A.; Tolotti, M.; Volta, P.; Zaupa, S. (2021). IT08-A Laghi sudalpini. In: La Rete Italiana per la Ricerca Ecologica di Lungo Termine - Lo studio della biodiversità e dei cambiamenti (editor(s) Capotondi, L.; Ravaioli, M.; Acosta, A.; Chiarini, F.; Lami, A.; Stanisci, A.; Tarozzi, L.; Mazzocchi, M.G.). Roma: CNR: 229-296. ISBN: 9788880802082 doi: 10.5281/zenodo.5570272. handle: http://hdl.handle.net/10449/71674
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