Il ceduo è una forma di governo antico che ha modellato il paesaggio forestale europeo fin dai primi insediamenti umani. Allo stato attuale rappresenta più del 10% della superficie forestale europea ed è molto diffuso, in particolare nell’Europa meridionale dove caratterizza gran parte delle aree collinari e montane; in Italia occupa circa 3.6 milioni di ettari. Di recente, anche a livello internazionale, si è registrata una rinnovata attenzione verso il ‘tema del ceduo’, in parte dovuta alla crescente esigenza di riduzione dell’uso dei combustibili fossili facendo ricorso alle risorse rinnovabili, in parte alle intrinseche qualità del ceduo – maggiore affidabilità della rinnovazione e rapido sequestro di carbonio – con interessanti risvolti nella mitigazione degli effetti del cambiamento climatico. Tuttavia i boschi cedui sono tuttora scarsamente considerati negli scenari di Gestione Forestale Sostenibile (GFS). Il Progetto LIFE FutureForCoppiceS è stato ideato per contribuire allo sviluppo della GFS dei boschi di origine cedua nel Sud Europa. In particolare tre sono stati gli obiettivi principali: 1. testare, dimostrare e divulgare il valore degli Indicatori di GFS nei cedui; 2. valutare la sostenibilità delle principali opzioni gestionali; 3. applicare i risultati a scala geografica più ampia, simulando cambiamenti gestionali rispetto allo stato attuale. Per la prima volta nell’ambito dei boschi di origine agamica, sono stati utilizzati Criteri e Indicatori di GFS di FOREST EUROPE per valutare la sostenibilità del governo a ceduo alla scala di popolamento o di unità di gestione. Complessivamente, nell’ambito dei sei Criteri di GFS, sono stati testati 38 indicatori, di cui 12 consolidati e 26 nuovi, in quanto appositamente formulati per i boschi cedui. Il conseguimento di questi obiettivi è stato reso possibile anche grazie alla disponibilità di dati storici relativi a 45 aree sperimentali di lungo periodo, distribuite in Toscana e Sardegna, caratterizzate da tre Tipi Forestali Europei (faggete montane, foreste decidue termofile e foreste di latifoglie sempreverdi), sottoposte a tre diverse opzioni gestionali: ceduo tradizionale, evoluzione naturale e conversione ad alto fusto. Questo report fornisce una sintesi scientifica integrata dei risultati del progetto e una sintesi finale per i gestori e i responsabili politici. Valore degli indicatori GFS. La maggior parte degli indicatori testati (26 dei 38) sono risultati appropriati in termini di capacità informativa, applicabilità, replicabilità e costi. Sette di questi indicatori sono risultati particolarmente idonei in quanto in grado di discriminare le diverse opzioni gestionali considerate dal progetto: Stock di carbonio, Massa in piedi, Biomassa epigea totale, Copertura del sottobosco, Reddito netto, Energia e Accessibilità per fini ricreativi. Sostenibilità delle tre opzioni gestionali. Ciascuna delle tre opzioni gestionali favorisce differenti aspetti della sostenibilità. ● Il Ceduo tradizionale esalta la produzione legnosa e gli aspetti socio-economici, come evidenziato dai valori elevati i) del rapporto tra massa utilizzata e incremento e legna da ardere, ii) dei prodotti non legnosi e iii) del reddito netto. Per contro, si osserva una ridotta massa in piedi con un basso stock di carbonio e bassa vitalità (limitatamente al faggio). ● L’Evoluzione naturale valorizza gli aspetti legati al ciclo del carbonio, allo stato di salute e vitalità degli ecosistemi forestali, come confermato da alti valori di massa in piedi e relativo stock di carbonio e bassi valori di defogliazione e danni (per il faggio). Per contro, appaiono penalizzati gli aspetti socioeconomici per i quali risultano: basso il valore ricreativo, nulli i redditi e il recupero di scarti legnosi a fini energetici, per assenza di utilizzazioni. ● La Conversione a alto fusto, che coniuga elevate biomasse in piedi e possibilità di utilizzazioni attraverso i diradamenti, ha effetti positivi sugli aspetti ambientali (biodiversità, energia da scarti forestali) e socio-economici come reddito netto e, soprattutto, valori ricreativi. Applicazione dei risultati a scala più ampia. LIFE FutureForCoppiceS ha simulato cambiamenti di gestione rispetto allo stato attuale, interessando al massimo il 10% della superficie totale dei tre tipi forestali: quattro scenari con aumento della gestione a ceduo e conversione a alto fusto; due scenari con aumento dell’evoluzione naturale. Le simulazioni sono state elaborate a livello locale, regionale e nazionale. ● La riduzione dell’intensità di gestione produce effetti positivi sul ciclo del carbonio (Criterio 1) e sulla salute e vitalità delle foreste (Criterio 2). Per contro, si registrano performance inferiori per le funzioni produttive (Criterio 3) e per quelle socio-economiche (Criterio 6). ● L’ aumento dell’intensità di gestione, seppure in misura contenuta, comporta un miglioramento delle funzioni produttive (Criterio 3) e socio-economiche (Criterio 6). D’altra parte, si registrano prestazioni inferiori per il contributo al ciclo del carbonio (Criterio 1). Poiché ognuna delle tre opzioni gestionali considerate promuove aspetti diversi della sostenibilità, la loro coesistenza e contiguità, alle varie scale e in proporzioni variabili a seconda delle condizioni ambientali specifiche e del contesto socio-economico, è fortemente raccomandata. E’ infine confermata l’importanza di disporre, a livello regionale, nazionale e europeo, di statistiche sui cedui e sulle principali opzioni di gestione, informazioni oggi spesso carenti, per poter promuovere, attraverso appropriati indicatori di GFS, l’uso sostenibile e multifunzionale di questa forma di governo che rappresenta una parte rilevante della superficie forestale europea, contribuendo così al conseguimento degli obiettivi della EU Forest Strategy
Cutini, A.; Brunialti, G.; Amici, V.; Bagella, S.; Bertini, G.; Caddeo, C.; Calderisi, M.; Chianucci, F.; Ciucchi, B.; Corradini, S.; Cristofori, A.; Di Salvatore, U.; Fabbio, G.; Ferrara, C.; Cristofolini, F.; Frati, L.; Fratini, R.; Landi, S.; Riccioli, F.; Rocchini, D.; Roggero, P.P.; Seddaiu, G.; Tattoni, C.; Gottardini, E. (2019). Report: sintesi scientifica e valutazione integrata dei risultati del progetto LIFE FutureForCoppiceS: gestione sostenibile dei boschi cedui nel sud Europa: indicazioni per il futuro dall'eredità di prove sperimentali (con Sintesi per gestori e decisori politici). Deliverable del progetto LIFE FutureForCoppiceS, Azione B.9. handle: http://hdl.handle.net/10449/58802
Report: sintesi scientifica e valutazione integrata dei risultati del progetto LIFE FutureForCoppiceS: gestione sostenibile dei boschi cedui nel sud Europa: indicazioni per il futuro dall'eredità di prove sperimentali (con Sintesi per gestori e decisori politici). Deliverable del progetto LIFE FutureForCoppiceS, Azione B.9
Corradini, S.;Cristofori, A.;Cristofolini, F.;Rocchini, D.;Tattoni, C.;Gottardini, E.
2019-01-01
Abstract
Il ceduo è una forma di governo antico che ha modellato il paesaggio forestale europeo fin dai primi insediamenti umani. Allo stato attuale rappresenta più del 10% della superficie forestale europea ed è molto diffuso, in particolare nell’Europa meridionale dove caratterizza gran parte delle aree collinari e montane; in Italia occupa circa 3.6 milioni di ettari. Di recente, anche a livello internazionale, si è registrata una rinnovata attenzione verso il ‘tema del ceduo’, in parte dovuta alla crescente esigenza di riduzione dell’uso dei combustibili fossili facendo ricorso alle risorse rinnovabili, in parte alle intrinseche qualità del ceduo – maggiore affidabilità della rinnovazione e rapido sequestro di carbonio – con interessanti risvolti nella mitigazione degli effetti del cambiamento climatico. Tuttavia i boschi cedui sono tuttora scarsamente considerati negli scenari di Gestione Forestale Sostenibile (GFS). Il Progetto LIFE FutureForCoppiceS è stato ideato per contribuire allo sviluppo della GFS dei boschi di origine cedua nel Sud Europa. In particolare tre sono stati gli obiettivi principali: 1. testare, dimostrare e divulgare il valore degli Indicatori di GFS nei cedui; 2. valutare la sostenibilità delle principali opzioni gestionali; 3. applicare i risultati a scala geografica più ampia, simulando cambiamenti gestionali rispetto allo stato attuale. Per la prima volta nell’ambito dei boschi di origine agamica, sono stati utilizzati Criteri e Indicatori di GFS di FOREST EUROPE per valutare la sostenibilità del governo a ceduo alla scala di popolamento o di unità di gestione. Complessivamente, nell’ambito dei sei Criteri di GFS, sono stati testati 38 indicatori, di cui 12 consolidati e 26 nuovi, in quanto appositamente formulati per i boschi cedui. Il conseguimento di questi obiettivi è stato reso possibile anche grazie alla disponibilità di dati storici relativi a 45 aree sperimentali di lungo periodo, distribuite in Toscana e Sardegna, caratterizzate da tre Tipi Forestali Europei (faggete montane, foreste decidue termofile e foreste di latifoglie sempreverdi), sottoposte a tre diverse opzioni gestionali: ceduo tradizionale, evoluzione naturale e conversione ad alto fusto. Questo report fornisce una sintesi scientifica integrata dei risultati del progetto e una sintesi finale per i gestori e i responsabili politici. Valore degli indicatori GFS. La maggior parte degli indicatori testati (26 dei 38) sono risultati appropriati in termini di capacità informativa, applicabilità, replicabilità e costi. Sette di questi indicatori sono risultati particolarmente idonei in quanto in grado di discriminare le diverse opzioni gestionali considerate dal progetto: Stock di carbonio, Massa in piedi, Biomassa epigea totale, Copertura del sottobosco, Reddito netto, Energia e Accessibilità per fini ricreativi. Sostenibilità delle tre opzioni gestionali. Ciascuna delle tre opzioni gestionali favorisce differenti aspetti della sostenibilità. ● Il Ceduo tradizionale esalta la produzione legnosa e gli aspetti socio-economici, come evidenziato dai valori elevati i) del rapporto tra massa utilizzata e incremento e legna da ardere, ii) dei prodotti non legnosi e iii) del reddito netto. Per contro, si osserva una ridotta massa in piedi con un basso stock di carbonio e bassa vitalità (limitatamente al faggio). ● L’Evoluzione naturale valorizza gli aspetti legati al ciclo del carbonio, allo stato di salute e vitalità degli ecosistemi forestali, come confermato da alti valori di massa in piedi e relativo stock di carbonio e bassi valori di defogliazione e danni (per il faggio). Per contro, appaiono penalizzati gli aspetti socioeconomici per i quali risultano: basso il valore ricreativo, nulli i redditi e il recupero di scarti legnosi a fini energetici, per assenza di utilizzazioni. ● La Conversione a alto fusto, che coniuga elevate biomasse in piedi e possibilità di utilizzazioni attraverso i diradamenti, ha effetti positivi sugli aspetti ambientali (biodiversità, energia da scarti forestali) e socio-economici come reddito netto e, soprattutto, valori ricreativi. Applicazione dei risultati a scala più ampia. LIFE FutureForCoppiceS ha simulato cambiamenti di gestione rispetto allo stato attuale, interessando al massimo il 10% della superficie totale dei tre tipi forestali: quattro scenari con aumento della gestione a ceduo e conversione a alto fusto; due scenari con aumento dell’evoluzione naturale. Le simulazioni sono state elaborate a livello locale, regionale e nazionale. ● La riduzione dell’intensità di gestione produce effetti positivi sul ciclo del carbonio (Criterio 1) e sulla salute e vitalità delle foreste (Criterio 2). Per contro, si registrano performance inferiori per le funzioni produttive (Criterio 3) e per quelle socio-economiche (Criterio 6). ● L’ aumento dell’intensità di gestione, seppure in misura contenuta, comporta un miglioramento delle funzioni produttive (Criterio 3) e socio-economiche (Criterio 6). D’altra parte, si registrano prestazioni inferiori per il contributo al ciclo del carbonio (Criterio 1). Poiché ognuna delle tre opzioni gestionali considerate promuove aspetti diversi della sostenibilità, la loro coesistenza e contiguità, alle varie scale e in proporzioni variabili a seconda delle condizioni ambientali specifiche e del contesto socio-economico, è fortemente raccomandata. E’ infine confermata l’importanza di disporre, a livello regionale, nazionale e europeo, di statistiche sui cedui e sulle principali opzioni di gestione, informazioni oggi spesso carenti, per poter promuovere, attraverso appropriati indicatori di GFS, l’uso sostenibile e multifunzionale di questa forma di governo che rappresenta una parte rilevante della superficie forestale europea, contribuendo così al conseguimento degli obiettivi della EU Forest StrategyFile | Dimensione | Formato | |
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