Il progetto “Regole di Spinale e Manéz tra memoria e futuro. Memorie di comunità: dalla gestione collettiva ultracentenaria agli insegnamenti per il domani” aveva l’obiettivo di indagare l’attualità e le prospettive di una gestione di tipo collettivo di risorse in un dato territorio, quello dell’antica comunità delle Regole di Spinale e Manéz. Il risultato atteso era di far emergere, attraverso una indagine di tipo socio-antropologico, come le istituzioni comunitarie tradizionali, deputate alla gestione di risorse comuni, siano efficienti perché coordinate a sistemi di controllo e di sanzioni interne alla comunità. Questi sono stati elaborati in seguito ad un processo di adattamento al contesto ambientale e sociale reso possibile da una diffusa interiorizzazione di norme, valori e credenze collettive. La capacità di farsi carico di un significato collettivo - anziché il perseguimento di interessi puramente individuali – può infatti arricchirsi e modificarsi, o perdere sostanza, nel corso del tempo. Il progetto puntava ad evidenziare quanto e cosa del passato rimanga ancora oggi a disposizione di tutti in questo esempio di proprietà collettiva trentina, a favore di una maggiore comprensione e consapevolezza del cammino della comunità e delle stesse Regole di Spinale e Manéz. Le Regole di Spinale e Manéz avendo così mostrato capacità di governance attente al territorio, sistemi di responsabilità solidi e una personalità autonoma rispetto ad istituzioni di livello superiore, ivi compresa la Provincia Autonoma di Trento, si presentano oggi, in apparenza, come un caso esemplare di corretta costruzione istituzionale per la gestione di beni comuni. Nei paragrafi seguenti, dopo una breve introduzione rispetto alla storia ed alla modalità organizzativa delle Regole di Spinale e Manéz e degli approcci metodologici utilizzati, presenteremo più nel dettaglio alcuni degli aspetti emersi dal lavoro di questi anni in particolare evidenziando quali siano gli elementi di continuità e discontinuità sia rispetto al contesto nazionale che locale, attuale o futuro, dei processi di partecipazione e di visione comunitaria. Una presentazione più dettagliata delle attività e risultati è stata pubblicata in un Supplemento della Rivista Judicaria (Gretter, 2015).
Gretter, A.; Marelli, B.; Giovanella, M.; Scolozzi, R. (2016). Tra memoria e futuro: otto secoli di gestione collettiva alpina. In: Processi partecipativi ed etnografia collaborativa nelle Alpi e altrove (editor(s) Porcellana, V.; Stefani, S.). Alessandria: Edizioni dell'Orso. (MONDI LOCALI, VILLAGGI GLOBALI): 99-115. ISBN: 9788862747127 handle: http://hdl.handle.net/10449/36886
Tra memoria e futuro: otto secoli di gestione collettiva alpina
Gretter, Alessandro;
2016-01-01
Abstract
Il progetto “Regole di Spinale e Manéz tra memoria e futuro. Memorie di comunità: dalla gestione collettiva ultracentenaria agli insegnamenti per il domani” aveva l’obiettivo di indagare l’attualità e le prospettive di una gestione di tipo collettivo di risorse in un dato territorio, quello dell’antica comunità delle Regole di Spinale e Manéz. Il risultato atteso era di far emergere, attraverso una indagine di tipo socio-antropologico, come le istituzioni comunitarie tradizionali, deputate alla gestione di risorse comuni, siano efficienti perché coordinate a sistemi di controllo e di sanzioni interne alla comunità. Questi sono stati elaborati in seguito ad un processo di adattamento al contesto ambientale e sociale reso possibile da una diffusa interiorizzazione di norme, valori e credenze collettive. La capacità di farsi carico di un significato collettivo - anziché il perseguimento di interessi puramente individuali – può infatti arricchirsi e modificarsi, o perdere sostanza, nel corso del tempo. Il progetto puntava ad evidenziare quanto e cosa del passato rimanga ancora oggi a disposizione di tutti in questo esempio di proprietà collettiva trentina, a favore di una maggiore comprensione e consapevolezza del cammino della comunità e delle stesse Regole di Spinale e Manéz. Le Regole di Spinale e Manéz avendo così mostrato capacità di governance attente al territorio, sistemi di responsabilità solidi e una personalità autonoma rispetto ad istituzioni di livello superiore, ivi compresa la Provincia Autonoma di Trento, si presentano oggi, in apparenza, come un caso esemplare di corretta costruzione istituzionale per la gestione di beni comuni. Nei paragrafi seguenti, dopo una breve introduzione rispetto alla storia ed alla modalità organizzativa delle Regole di Spinale e Manéz e degli approcci metodologici utilizzati, presenteremo più nel dettaglio alcuni degli aspetti emersi dal lavoro di questi anni in particolare evidenziando quali siano gli elementi di continuità e discontinuità sia rispetto al contesto nazionale che locale, attuale o futuro, dei processi di partecipazione e di visione comunitaria. Una presentazione più dettagliata delle attività e risultati è stata pubblicata in un Supplemento della Rivista Judicaria (Gretter, 2015).File | Dimensione | Formato | |
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