Ozone EFFORT (Ozone EFfects on FORests in Trentino) è un progetto realizzato in provincia di Trento (6207 km2) nel periodo 2007-2011 allo scopo di rispondere ai seguenti quesiti: (i) esiste un rischio potenziale per la vegetazione in Trentino dovuto all’ozono? (ii) sono riscontrabili sulle piante sintomi specifici, correlabili ai livelli di esposizione all’ozono? (iii) vi sono effetti su salute e accrescimento delle foreste imputabili all’ozono? Lo studio è stato svolto attraverso l’applicazione di differenti approcci metodologici: - stima dei livelli di esposizione all’ozono e flussi stomatici: misure con campionatori passivi e dati da centraline automatiche, modellizzazione e spazializzazione dei dati; - valutazione degli effetti: danni fogliari ozono-specifici, contenuto e fluorescenza della clorofilla, defogliazione ed accrescimento; - vegetazione target: bioindicatori inseriti ad-hoc (Nicotiana tabacum L. Bel-W3, tabacco) e spontanei (Viburnum lantana L., viburno), alberi forestali. I principali risultati riferiti ai tre questiti hanno evidenziato: (i) eccedenze delle soglie di rischio (Direttiva EU 50/2008 e UNECE) per oltre il 90% dell’area di studio (Gottardini et al., 2010, Atmos. Environ., 44, 147-152; Ferretti et al., 2012, J. Environ. Monit., 14, 2238–2244; Cristofori et al., 2015, Ann. For. Sci., 72, 887-896). (ii) Sintomi fogliari su tabacco significativamente correlati ai livelli di ozono, sebbene altri fattori (sito, tempo, temperatura dell’aria, umidità relativa) abbiano pari o maggiore importanza (Cristofolini et al., 2011, Ecol. Ind., 11, 1065–1073). Anche per il viburno i sintomi fogliari sono risulati correlati all’esposizione all’ozono, sia in termini spaziali (Gottardini et al., 2014, Sci. Tot. Environ., 493, 954–960), sia temporali (intra-stagione: Gottardini et al., 2010, J. Environ. Monit., 12, 2237–2243; inter-stagione: Gottardini et al., 2016, Ecol. Ind., submitted). Dati coerenti sono stati ottenuti anche considerando parametri connessi a stress fisiologico (contenuto e fluorescenza della clorofilla) (Gottardini et al., 2014, Ecol. Ind., 39, 65–74). (iii) Scarsa relazione statistica tra livelli di esposizione all’ozono e stato di salute (defogliazione) ed accrescimento (incremento area basimetrica) delle piante forestali. Le misure sono state effettuate su 15 siti di Livello I ed un sito di Livello II della rete di monitoraggio ICP Forests. Tale risultato è stato confermato anche considerando dati di flusso stomatico stimati per il periodo 1996-2009 su un sito di monitoraggio intensivo di Picea abies (L.) Karst., in cui i valori hanno frequentemente ed ampiamente superato la soglia POD1 8 mmol m−2 (CLRTAP, 2014). In conclusione, nonostante il rischio potenziale per la vegetazione in Trentino dovuto all’ozono sia elevato, gli effetti risultano limitati e le evidenze diminuiscono passando da bioindicatori specifici a piante forestali, e da sintomi fogliari specifici a salute ed accrescimento delle foreste.

Gottardini, E.; Cristofolini, F.; Cristofori, A.; Ferretti, M. (2016). Ozone EFFORT: rischi ed effetti dell’ozono sulla vegetazione in Trentino. In: Giornata di studio "Ozono e vegetazione: il contributo della ricerca italiana (dieci anni dopo …)", Pisa, 24 novembre 2016: 11. handle: http://hdl.handle.net/10449/36355

Ozone EFFORT: rischi ed effetti dell’ozono sulla vegetazione in Trentino

Gottardini, Elena;Cristofolini, Fabiana;Cristofori, Antonella;
2016-01-01

Abstract

Ozone EFFORT (Ozone EFfects on FORests in Trentino) è un progetto realizzato in provincia di Trento (6207 km2) nel periodo 2007-2011 allo scopo di rispondere ai seguenti quesiti: (i) esiste un rischio potenziale per la vegetazione in Trentino dovuto all’ozono? (ii) sono riscontrabili sulle piante sintomi specifici, correlabili ai livelli di esposizione all’ozono? (iii) vi sono effetti su salute e accrescimento delle foreste imputabili all’ozono? Lo studio è stato svolto attraverso l’applicazione di differenti approcci metodologici: - stima dei livelli di esposizione all’ozono e flussi stomatici: misure con campionatori passivi e dati da centraline automatiche, modellizzazione e spazializzazione dei dati; - valutazione degli effetti: danni fogliari ozono-specifici, contenuto e fluorescenza della clorofilla, defogliazione ed accrescimento; - vegetazione target: bioindicatori inseriti ad-hoc (Nicotiana tabacum L. Bel-W3, tabacco) e spontanei (Viburnum lantana L., viburno), alberi forestali. I principali risultati riferiti ai tre questiti hanno evidenziato: (i) eccedenze delle soglie di rischio (Direttiva EU 50/2008 e UNECE) per oltre il 90% dell’area di studio (Gottardini et al., 2010, Atmos. Environ., 44, 147-152; Ferretti et al., 2012, J. Environ. Monit., 14, 2238–2244; Cristofori et al., 2015, Ann. For. Sci., 72, 887-896). (ii) Sintomi fogliari su tabacco significativamente correlati ai livelli di ozono, sebbene altri fattori (sito, tempo, temperatura dell’aria, umidità relativa) abbiano pari o maggiore importanza (Cristofolini et al., 2011, Ecol. Ind., 11, 1065–1073). Anche per il viburno i sintomi fogliari sono risulati correlati all’esposizione all’ozono, sia in termini spaziali (Gottardini et al., 2014, Sci. Tot. Environ., 493, 954–960), sia temporali (intra-stagione: Gottardini et al., 2010, J. Environ. Monit., 12, 2237–2243; inter-stagione: Gottardini et al., 2016, Ecol. Ind., submitted). Dati coerenti sono stati ottenuti anche considerando parametri connessi a stress fisiologico (contenuto e fluorescenza della clorofilla) (Gottardini et al., 2014, Ecol. Ind., 39, 65–74). (iii) Scarsa relazione statistica tra livelli di esposizione all’ozono e stato di salute (defogliazione) ed accrescimento (incremento area basimetrica) delle piante forestali. Le misure sono state effettuate su 15 siti di Livello I ed un sito di Livello II della rete di monitoraggio ICP Forests. Tale risultato è stato confermato anche considerando dati di flusso stomatico stimati per il periodo 1996-2009 su un sito di monitoraggio intensivo di Picea abies (L.) Karst., in cui i valori hanno frequentemente ed ampiamente superato la soglia POD1 8 mmol m−2 (CLRTAP, 2014). In conclusione, nonostante il rischio potenziale per la vegetazione in Trentino dovuto all’ozono sia elevato, gli effetti risultano limitati e le evidenze diminuiscono passando da bioindicatori specifici a piante forestali, e da sintomi fogliari specifici a salute ed accrescimento delle foreste.
2016
Gottardini, E.; Cristofolini, F.; Cristofori, A.; Ferretti, M. (2016). Ozone EFFORT: rischi ed effetti dell’ozono sulla vegetazione in Trentino. In: Giornata di studio "Ozono e vegetazione: il contributo della ricerca italiana (dieci anni dopo …)", Pisa, 24 novembre 2016: 11. handle: http://hdl.handle.net/10449/36355
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